Licenziamenti alla Metro di San Giovanni Teatino, l’azienda accusa i sindacati

7 Giugno 2013

SAN GIOVANNI TEATINO. I licenziamenti sono inevitabili, ma si è persa l’opportunità di minimizzarne l’impatto sociale a causa della rigidità della posizione dei sindacati. E’ questa, in sintesi, la nuova replica che la Metro Cash and Carry Italia, nella persona del direttore delle risorse umane Maurizio Casalotto Cossu, invia ai sindacati che stanno protestando per i 26 licenziamenti decisi dall’azienda nel punto vendita di San Giovanni Teatino. «L'azienda ha ricercato da subito un accordo con le rappresentanze sindacali», dichiara o Casalotto Cossu, « e ci siamo resi disponibili a sostenere con un incentivo economico tutte le persone che si erano dichiarate disposte ad entrare volontariamente in mobilità». Ma, sostiene l’azienda la rigida posizione del sindacato che continua a «porre il vincolo imprescindibile della rotazione tra i lavoratori, ha ostacolato lo sforzo aziendale di minimizzare l'impatto sociale. Noi riteniamo che sia stata persa un'occasione: in caso di accordo, infatti, i lavoratori avrebbero potuto beneficiare non solo dell'eventuale cassa integrazione, ma anche dell'incentivo economico che l'azienda aveva offerto per sostenere quanto più possibile il reddito del personale in esubero».