Mare e fiume puliti al primo posto nei programmi degli otto candidati

20 Maggio 2019

C’è chi punta sull’acquisto di una draga per scavare i fondali e chi vuole allungare la stagione balneare Tra le idee anche un maxi schermo sulla spiaggia per informare i bagnanti sulla qualità delle acque

PESCARA. Tutti d’accordo sul risanamento del fiume e del mare. Ma ognuno, tra i candidati alla carica di sindaco, prescrive ricette diverse. Quello che è certo è che tutti e otto hanno inserito l’argomento ai primi posti nel loro programma elettorale.
I candidati sono consapevoli che il fiume e il mare puliti sono determinanti per Pescara, che punta ad essere il punto di riferimento principale del medio Adriatico per il turismo e il commercio. Da qui, le varie proposte per raggiungere questo importante obiettivo: dall’acquisto di una draga da affidare al Comune per scavare continuamente i fondali insabbiati del fiume, al potenziamento del depuratore, fino al posizionamento di un maxi schermo sulla spiaggia per informare i bagnanti sulla qualità delle acque. Tra l’altro, la stagione quest’anno è già partita con un divieto di balneazione.
La candidata M5S Erika Alessandrini propone la separazione delle acque bianche da quelle nere per risolvere la questione dell’inquinamento del fiume e del mare. L’esponente M5S parla poi di interventi per eliminare la plastica dai corsi d’acqua. Anche Gianluca Baldini (Riconquistare l’Italia) punta sull’ammodernamento delle infrastrutture idrauliche e fognarie per risolvere il problema dell’inquinamento. Mentre Stefano Civitarese (Coalizione civica) punta «sull’intercettazione degli scarichi fognari abusivi, sulla separazione delle acque nere da quelle meteoriche, sull’ammodernamento del depuratore con l’inserimento di una sezione di fitodepurazione e riutilizzo delle acque per l’irrigazione».
Per Carlo Costantini (polo civico), «occorre migliorare la depurazione a Pescara e imporre ai Comuni a monte del fiume di intervenire con fermezza sui loro impianti di depurazione e sugli scarichi abusivi». «Oggi un semplice drone consentirebbe di monitorare il fiume», dice nel programma, «ma si deve intervenire anche con il dragaggio». Inoltre, lancia l’idea di un allungamento della stagione balneare. Per Mirko Iacomelli (CasaPound) è necessario potenziare il depuratore, separare gli scarichi, punire chi utilizza quelli abusivi e pulire gli argini del fiume. Carlo Masci (centrodestra) punta a raggiungere l’importante riconoscimento della Bandiera blu per il mare, che dovrà tornare ad essere tutto balneabile. Inoltre, vorrebbe rendere navigabile il fiume «dopo un’efficace attività di dragaggio».
Tra i progetti di Marinella Sclocco (centrosinistra), figurano «l’allungamento e il riallineamento della foce del fiume, il potenziamento del depuratore, il raddoppio della rete fognaria e la realizzazione di un maxi schermo lungo le spiagge per l’informazione continua sulla qualità delle acque del mare». Infine Gianni Teodoro (Scegli Pescara) indica come priorità «il monitoraggio costante del fiume al fine della sua buona condizione di salute e fruibilità».
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