Mascia promosso da un sondaggio che costa 14.400 euro
Il Comune commissiona alla società DataMonitor sei indagini e il 50,3% degli intervistati soddisfatto del sindaco
PESCARA. Mascia, escluso dalle recenti classifiche nazionali sul gradimento dei sindaci d'Italia, effettuate da alcuni importanti istituti di ricerca, si è preso la rivincita. Ha commissionato alla società di Milano DataMonitor un sondaggio in cui è risultato, a fine 2011, che il 50,3 per cento dei pescaresi ha promosso il suo operato. I suoi elettori nel 2009 avevano raggiunto il 54,3 per cento.
Ma questa ricerca non è gratuita. Il Comune ha speso per 6 sondaggi, commissionati alla società fino a dicembre 2013, 14.400 euro.
Il sindaco, probabilmente, non ha voluto badare a spese, pur di sapere cosa pensano di lui e della sua giunta i pescaresi. E i risultati sono andati addirittura oltre le previsioni. Li ha presentati ieri in una conferenza stampa insieme ad alcuni assessori. Dal sondaggio a pagamento effettuato dalla società, ora chiamata DataMonitor e in precedenza MonitorCittà-Fullresearch, su un campione di mille intervistati tra ottobre e dicembre scorsi, è venuto fuori che il 7,5 per cento è molto soddisfatto dell'operato del sindaco, il 42,8 abbastanza, mentre il 39,1 poco o nulla.
Il 50,5 per cento degli intervistati lo ritiene competente, il 44,9 dinamico, il 49,5 aperto al dialogo, il 60,5 onesto. E poi ancora, il 51,3 concreto, il 50,9 efficiente, il 55 simpatico, il 46,2 riflessivo.
Positivo anche il livello di gradimento della giunta, sempre secondo il sondaggio a pagamento. Il 49,1 la promuove, il 35,8 la boccia. L'indagine è andata a verificare anche la soddisfazione per i vari servizi offerti dal Comune. L'anagrafe riceve un parere positivo dal 67,1 per cento degli intervistati, contro il 20,1 di giudizi negativi. Promossi anche il settore dei tributi (il 47,2 favorevole, il 37,8 contrario); Ufficio relazioni con il pubblico (rispettivamente il 45,3, contro il 35,1); servizi scolastici (45,1, contro 35,6); raccolta dei rifiuti (64,8, contro 34,3); parchi pubblici (56,8, contro 36,6); cultura (56,9, contro 35,2); sport (54,8, contro 32,8). Negativi, invece, i pareri sulla polizia municipale (il 45,8 si è espresso a favore, il 49,7 contro) e sulla pulizia delle strade (il 45,3 favorevole, il 52,8 contrario).
DataMonitor ha chiesto agli intervistati anche un parere su alcuni argomenti specifici come le antenne di San Silvestro. «Il 58 per cento», ha detto Mascia, «ha espresso pieno apprezzamento per gli interventi finora attuati dal Comune per arrivare a far traslocare gli impianti». L'ultimo dato riguarda il gradimento espresso sul marchio Pescara città dannunziana e sulla consulenza affidata a Giordano Bruno Guerri. E qui il sindaco ha voluto lanciare una stoccata alla lista alleata Pescara futura, che ha criticato le spese per il Festival dannunziano e per l'incarico al noto scrittore di curare l'immagine di Pescara. «Il 59 per cento dei cittadini ha detto di apprezzare le nostre scelte», ha concluso, «e questo dato dovrebbe far riflettere chi non perde occasione per criticare, ponendo anche falsi problemi amministrativi».
Ma questa ricerca non è gratuita. Il Comune ha speso per 6 sondaggi, commissionati alla società fino a dicembre 2013, 14.400 euro.
Il sindaco, probabilmente, non ha voluto badare a spese, pur di sapere cosa pensano di lui e della sua giunta i pescaresi. E i risultati sono andati addirittura oltre le previsioni. Li ha presentati ieri in una conferenza stampa insieme ad alcuni assessori. Dal sondaggio a pagamento effettuato dalla società, ora chiamata DataMonitor e in precedenza MonitorCittà-Fullresearch, su un campione di mille intervistati tra ottobre e dicembre scorsi, è venuto fuori che il 7,5 per cento è molto soddisfatto dell'operato del sindaco, il 42,8 abbastanza, mentre il 39,1 poco o nulla.
Il 50,5 per cento degli intervistati lo ritiene competente, il 44,9 dinamico, il 49,5 aperto al dialogo, il 60,5 onesto. E poi ancora, il 51,3 concreto, il 50,9 efficiente, il 55 simpatico, il 46,2 riflessivo.
Positivo anche il livello di gradimento della giunta, sempre secondo il sondaggio a pagamento. Il 49,1 la promuove, il 35,8 la boccia. L'indagine è andata a verificare anche la soddisfazione per i vari servizi offerti dal Comune. L'anagrafe riceve un parere positivo dal 67,1 per cento degli intervistati, contro il 20,1 di giudizi negativi. Promossi anche il settore dei tributi (il 47,2 favorevole, il 37,8 contrario); Ufficio relazioni con il pubblico (rispettivamente il 45,3, contro il 35,1); servizi scolastici (45,1, contro 35,6); raccolta dei rifiuti (64,8, contro 34,3); parchi pubblici (56,8, contro 36,6); cultura (56,9, contro 35,2); sport (54,8, contro 32,8). Negativi, invece, i pareri sulla polizia municipale (il 45,8 si è espresso a favore, il 49,7 contro) e sulla pulizia delle strade (il 45,3 favorevole, il 52,8 contrario).
DataMonitor ha chiesto agli intervistati anche un parere su alcuni argomenti specifici come le antenne di San Silvestro. «Il 58 per cento», ha detto Mascia, «ha espresso pieno apprezzamento per gli interventi finora attuati dal Comune per arrivare a far traslocare gli impianti». L'ultimo dato riguarda il gradimento espresso sul marchio Pescara città dannunziana e sulla consulenza affidata a Giordano Bruno Guerri. E qui il sindaco ha voluto lanciare una stoccata alla lista alleata Pescara futura, che ha criticato le spese per il Festival dannunziano e per l'incarico al noto scrittore di curare l'immagine di Pescara. «Il 59 per cento dei cittadini ha detto di apprezzare le nostre scelte», ha concluso, «e questo dato dovrebbe far riflettere chi non perde occasione per criticare, ponendo anche falsi problemi amministrativi».
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