PESCARA
Merce contraffatta al mercato, sequestrati 3.700 capi di abbigliamento
La guardia di finanza trova su una bancarella abiti senza etichetta. Denunciato il fornitore: aveva sostituito i cartellini dei vestiti spacciandoli per italiani
PESCARA. La guardia di finanza di Pescara ha sequestrato oltre 3.700 capi di abbigliamento contraffatti. Nel corso di controlli diretti a contrastare l’abusivismo commerciale presso il mercato cittadino nella zona fra lo stadio Adriatico Cornacchia ed il lungomare Cristoforo Colombo di Pescara, i finanzieri del Comando provinciale hanno scoperto un cittadino italiano intento alla vendita sulla propria bancarella di alcuni capi di abbigliamento sprovvisti dell’etichetta riportante l’indicazione del luogo di produzione e i riferimenti del produttore.
I conseguenti approfondimenti hanno permesso di individuarne il fornitore, un grossista del Chietino. Nel corso del controllo è stato accertato come il grossista avesse divelto le etichette rappresentative dell’indicazione di provenienza dei capi di abbigliamento, sostituendole con altre che riportavano diciture tali da trarre in inganno il cliente circa l’origine degli stessi.
Le attività svolte hanno condotto complessivamente al sequestro di oltre 3.700 capi di abbigliamento di produzione estera recanti fallace indicazione di provenienza, che avrebbero reso oltre 70mila euro alla vendita.
Il fornitore è stato segnalato all’autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 517 del codice penale (vendita di prodotti industriali con segni mendaci), che prevede fino a due anni di reclusione e una multa fino a 20mila euro.