Minacce al sindaco dopo la multa: "Vengo con la mazza da baseball"

Nel video pubblicato su Facebook, il giovane indossa una maschera e se la prende con l’autovelox, ma arrivano prima i carabinieri a casa sua a Penne: denunciato. E Marinelli annuncia una querela
PIANELLA. Una maschera sul volto e una mazza da baseball in mano. Appare così, in un video pubblicato su Facebook, un giovane di Penne che ironizza sulla sanzione scattata per il superamento del limite di velocità a Pianella, rilevato dall’autovelox installato sulla strada statale 81, e dice di essere pronto ad «andare direttamente a casa del sindaco», conciato così. Quel video è finito direttamente nelle mani dei carabinieri che hanno raggiunto l’abitazione del giovane e sequestrato la mazza e la maschera, che è come quella del cospiratore Guy Fawkes, già vista sui fumetti o in tv, in “V come Vendetta”.
Per il giovane è scattata una segnalazione all’autorità giudiziaria per minaccia pluriaggravata e il sindaco Sandro Marinelli, informato dell’accaduto, ha sporto denuncia querela. La preoccupazione per l’escalation di violenza è palpabile. "Prima hanno danneggiato l’autovelox e ora siamo passati alle minacce armate", commenta il primo cittadino di Pianella che non si sente "affatto tranquillo" ma non perde di vista l’obiettivo e se la prende anche con chi, in questi mesi, "ha alimentato la polemica e diffuso un quintale di notizie false, anche sui social, alterando la realtà per fini politici".
Ci sono delle «responsabilità morali», aveva detto Marinelli a fine agosto quando qualcuno ha rotto il vetro dell’autovelox, e torna a ripeterlo anche oggi, prendendosela con gli "agitatori" e con chi "fa un uso sbagliato dei social, che possono essere uno strumento pericoloso. C’è un limite che si deve rispettare", commenta sempre il sindaco e il riferimento non è al limite di velocità tanto contestato dagli automobilisti sanzionati sulla statale 81 (50 chilometri orari), che hanno già versato nelle casse del 750mila euro. I limiti di cui parla sono quelli fissati dalle regole della "convivenza civile" e "se
non li rispetti si crea una frattura".
Quanto all’autovelox nessun passo indietro, ritenendo che l’attività svolta sia "legittima" e non possa essere "bersaglio di chiunque". "Io non mi arrendo", dice, "a chi rompe l’autovelox e fa minacce. Non posso lasciare lo scettro a queste persone. E va combattuta l’idea che la pubblica amministrazione possa essere intimidita dalle minacce o dai danneggiamenti, altrimenti dovrei dimettermi, anche se sta diventando difficile fare il proprio lavoro. Faccio notare che il controllo della velocità è un dovere e il nostro è stato un percorso di trasparenza e coerenza, dal programma elettorale in poi, per migliorare la sicurezza su quella strada, pericolosissima. Abbiamo fatto pubblicità prima dell’attivazione dell’autovelox, per informare tutti, e aspettato prima di dare il via alle sanzioni, dopodiché ci sono state le prime multe" ma con il passare dei mesi il dato continua ad essere preoccupante (65 multe al giorno, con l’autovelox che funziona 12 ore al giorno).
Una pioggia di soldi, ma "le somme incassate con le sanzioni sono destinate per il 90% in sicurezza, lo ribadisco. Chi dice il contrario dice il falso". E ora? "I dati ci dicono che su quella strada si continua a fare l’autodromo per cui è nostro dovere continuare. Se non ci saranno più multe non potrò che esserne contento", continua. E ricorda di aver messo insieme i dati degli incidenti nei comuni della zona, "dove hanno perso la vita 4 persone in 20 mesi", sulle
strade extraurbane, tra cui la 81.