LA POLEMICA
Montesilvano, la Stella Maris resta un rifugio per disperati
Ex consigliere torna a sollecitare la Provincia perché acceleri le procedure per restituire dignità all’ex colonia dove, peraltro, tre settimane fa un giovane si è dato fuoco
MONTESILVANO. L’ex consigliere Alfredo Caccamo torna a sollecitare il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco,perché acceleri le procedure per restituire dignità all’ex colonia Stella Maris, da anni trasformata nel rifugio dei disperati.
Ricordando di aver inviato due note al Comune di Montesilvano e all’ente provinciale (la prima il 27 marzo e la seconda l’8 aprile), l’ex amministratore sottolinea come tuttora «continui a persistere il via vai di extracomunitari e clandestini. Ebbene, solo il sindaco Maragno», rivela, «mi ha onorato di una risposta sottolineando il suo impegno per il futuro dell’edificio abbandonato. Da parte della Provincia, nessun riscontro. Evidentemente, per Di Marco, esiste solo l’impegno per i “Borghi più belli d’Italia”, cioè l’impegno che mette per valorizzare il suo piccolo paese, Abbateggio».
Evidenziando come Montesilvano sia una località turistica ben più frequentata del bellissimo paesino abruzzese, Caccamo invita Di Marco ad adoperarsi «per eliminare la situazione di degrado in cui versa un’opera architettonica di pregio, realizzata durante l’epoca fascista, come l’ex colonia Stella Maris». (a.l.)
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