Montesilvano, Madonnina rientra a casa dopo 10 anni di attesa
La scultura finita nel deposito di una ditta di manutenzione edile dell’ex colonia ritrovata nelle Marche è stata ricollocata nella chiesa di san Giovanni Bosco
MONTESILVANO. È stata dimenticata per oltre dieci anni nel deposito di una ditta marchigiana prima di essere recuperata e riassegnata per una degna collocazione in città. È la sorte toccata alla madonnina della Stella Maris, la statua che per decenni ha vigilato sui piccoli frequentatori dell’ex colonia fascista e della quale Montesilvano aveva perso ogni traccia dopo una serie di interventi di ristrutturazione dell’edificio, tutti andati a vuoto.
La scultura religiosa è stata rintracciata ad Ascoli Piceno e, una volta recuperata, ha trovato spazio nel piazzale della chiesa san Giovanni Bosco, a Villa Verrocchio. Alla benedizione ufficiale, celebrata domenica alla presenza dell’arcivescovo, Tommaso Valentinetti, del sindaco Francesco Maragno e del parrocco don Giampietro, ha partecipato tutta la comunità di Villa Verrocchio, da sempre devota alla madonnina. Ma come è possibile che una statua di pertinenza di un edificio pubblico sia stata prima trasferita nel magazzino di una ditta privata, a 100 km di distanza dalla sua sede storica, poi abbandonata per un decennio, senza che nessuno si preoccupasse di recuperarla? Alla madonnina ci ha pensato di recente Valter Cozzi che, sollecitato da un gruppo di residenti, nella veste di assessore provinciale, è riuscito a rintracciare la statua grazie ad alcuni documenti archiviati in Provincia.
«Qualche anno fa, una delle ditte che fece dei lavori nella Stella Maris prese la statua in custodia, dichiarandolo con un apposito verbale» spiega Cozzi. «Dopo alcune ricerche, abbiamo individuato nuovamente la statua, recuperandola nelle Marche. Circa un anno e mezzo fa, la Provincia di Pescara firmò la delibera con la quale la statua veniva restituita e successivamente donata a San Giovanni Bosco, parrocchia di riferimento della Stella Maris. La curia, tuttavia, non avendo un supporto su cui poggiare la statua, sospese l’assegnazione ufficiale. Fino ad alcune settimane fa, quando una famiglia del rione ha donato alla parrocchia una colonnina realizzata con mattoni a vista su cui domenica è stata installata la scultura. «Siamo felici», dice il sindaco, «che la statua della madonnina abbia ritrovato una collocazione. Tutto questo è stato possibile grazie all'impegno dell'assessore Cozzi, che da anni sta seguendo la vicenda, ma anche grazie alla generosità della famiglia Di Persio che ha donato la colonnina».
©RIPRODUZIONE RISERVATA