Montesilvano: morto Unico, il cane simbolo della lotta alla violenza
Il meticcio bianco e marrone di 6 anni e mezzo, venne trovato agonizzante sulla spiaggia in Calabria e rimase paralizzato agli arti posteriori
MONTESILVANO. È morto Unico, il cane meticcio bianco e marrone di 6 anni e mezzo, trovato agonizzante sulla spiaggia di Bovalino Calabro nel 2015: rimasto paralizzato agli arti posteriori e incontinente, in seguito a una feroce aggressione a colpi di bastone, Unico era arrivato a Montesilvano, adottato da Cristina Trabucco, commossa dalla sua tragica storia. Il cane, molto seguito dagli animalisti attraverso Facebook, era diventato un simbolo del rispetto per gli animali. Negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate e nella notte tra il 22 e il 23 giugno, dopo un ulteriore aggravamento, è arrivata la fine.
In Calabria Unico faceva parte di un branco di cani randagi, dal quale probabilmente si era staccato prima di incontrare i suoi aggressori, forse più di uno, che lo hanno massacrato lesionando gravemente la spina dorsale. A trovarlo furono i ragazzi dell’associazione Anime Randagie, poi il ricovero e l'operazione.
Le sue immagini sui social innescarono una meravigliosa catena di solidarietà a cominciare dai 2.800 euro raccolti dall’associazione animalista Plf (Pelosi liberation front) per la prima operazione. In questi anni, si è presa di cura di Unico, a Montesilvano, Cristina Trabucco: il cane, rimasto invalido, poteva muoversi solo con un carrellino. È entrato nella vita della donna dopo che lei, con due figli, aveva perso il lavoro, garantendo a Unico, nonostante tutto, analisi, ecografie e visite specialistiche. E Unico ha lottato fino alla fine. Un’ultima volta in spiaggia, che tanto amava, fino al suo capolinea.