Montesilvano, subito rinviato il processo
E' stata rinviata all'11 marzo l'udienza preliminare nei confronti dei 36 imputati nell'ambito dell'inchiesta Ciclone che il 15 novembre 2006 ha travolto l'amministrazione comunale di Montesilvano: fra i 36 imputati gli ex sindaci Enzo Cantagallo (nella foto) e Renzo Gallerati, ex assessori, ex dirigenti comunali e costruttori.
E' stata rinviata al prossimo 11 marzo l'udienza preliminare nei confronti dei 36 imputati nell'ambito dell'inchiesta Ciclone che il 15 novembre 2006 ha travolto l'amministrazione comunale di Montesilvano (Pescara) con arresti eccellenti, portando la città alle elezioni anticipate: fra i 36 imputati gli ex sindaci Enzo Cantagallo e Renzo Gallerati, ex assessori, ex dirigenti comunali e costruttori.
L'udienza è stata rinviata dal gup Maria Gabriella Tascone per un errore di notifica all'imprenditore Camperchioli, essendogli stata recapitata a Montesilvano anziché a Spoltore (Pescara) dove risiede. Nessuno degli imputati era presente nell'aula delle udienze.
Sulla questione dei 331 cd di intercettazioni da trascrivere, il legale di Cantagallo, Giuliano Milia, ha sottolineato che si tratta di "un'attività molto lunga anche per i difensori che devono ascoltarle e leggerle". "Noi - ha detto - chiediamo l'applicazione della norma".
I 36 imputati devono rispondere a vario titolo di reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, all'abuso d'ufficio. Secondo l'accusa, a Montesilvano era stato creato un vero e proprio "sistema" per eludere i costi di costruzione; per quanto concerne i lavori pubblici venivano assegnati alle ditte in cambio del pagamento di denaro.
L'udienza è stata rinviata dal gup Maria Gabriella Tascone per un errore di notifica all'imprenditore Camperchioli, essendogli stata recapitata a Montesilvano anziché a Spoltore (Pescara) dove risiede. Nessuno degli imputati era presente nell'aula delle udienze.
Sulla questione dei 331 cd di intercettazioni da trascrivere, il legale di Cantagallo, Giuliano Milia, ha sottolineato che si tratta di "un'attività molto lunga anche per i difensori che devono ascoltarle e leggerle". "Noi - ha detto - chiediamo l'applicazione della norma".
I 36 imputati devono rispondere a vario titolo di reati che vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, all'abuso d'ufficio. Secondo l'accusa, a Montesilvano era stato creato un vero e proprio "sistema" per eludere i costi di costruzione; per quanto concerne i lavori pubblici venivano assegnati alle ditte in cambio del pagamento di denaro.