PESCARA. Pescara dice addio ad Anna Sideri (nata Colacito), 98 anni, moglie del noto imprenditore della moda Giovanni Sideri, scomparso nel 2007.
Insegna presente in corso Umberto già negli anni Cinquanta, Sideri si sviluppò poi negli anni Sessanta quando Giovanni, assieme al fratello, ampliò il negozio di corso Umberto trasformandolo in uno store che si estendeva su oltre mille metri quadrati, destinato a fare storia in una città a vocazione commerciale come Pescara. Lui e Anna hanno lavorato fianco a fianco. «Il nonno gestiva il reparto uomo e la nonna dirigeva il reparto donna», riferiscono le nipoti Raffaella e Daniela. «Erano anni d’oro per una città in espansione e quell’attività ha regalato loro tantissime soddisfazioni».
Anna Sideri, considerata dagli amici «un’icona di stile e classe, sempre elegantissima e sobria allo stesso tempo», si è spenta nella sua abitazione, in via De Amicis. Lascia il figlio Piero, la nuora Patrizia, le nipoti Raffaella con Paolo e Daniela con Alessandro, i pronipoti Priscilla, Leonardo, Adriana e Giovanni. «Attiva fino a poco tempo fa, non stava male», aggiungono le nipoti, «ma nell’ultima settimana abbiamo notato una sorta di cedimento». E proseguono: «Non dimenticheremo mai i suoi insegnamenti. Una donna saggia, allegra, libera. Aveva studiato a Roma e in città è stata una delle prime a guidare. Era innamorata della vita, e anche nei momenti più duri sapeva come riscoprire la felicità. Non le mancava nulla, ma era profondamente grata a quanto di bello aveva, e allo stesso tempo apprezzava le cose semplici, perché inevitabilmente gli anni della guerra le avevano mostrato anche sofferenza e difficoltà. Era attenta ai dettagli e custodiva vestiti, accessori, oggetti con molta cura. Ha avuto esperienze meravigliose accanto al nonno, viaggiavano molto per via della loro attività».
Con l’esperienza di Euromod, l’associazione di industriali e commercianti del settore moda di cui il marito era membro, Anna Sideri ha ospitato in città anche tante persone provenienti da fuori regione e non solo. «Contro ogni previsione, così come ci raccontava la nonna, gente abituata a girare il mondo rimaneva colpita da una città effervescente ed elegante come Pescara». La gestione dell’attività, nel 1977, è stata ceduta alla Marzotto. Anna e Giovanni, però, rimasero molto attivi coltivando le proprie passioni insieme, come quella per lo sci. «Sono sempre stati molto legati, sia nella vita privata che in quella professionale, e tutti coloro che li hanno conosciuti li ricordano mano nella mano», aggiungono le nipoti. I funerali si svolgeranno oggi alle 11, nella chiesa di Sant’Antonio.