PESCARA
Morto per meningite fulminante, chi ha avuto contatti è a rischio
Gli esami di laboratorio confermano la causa del decesso di un 21enne di Città Sant'Angelo. Avviate profilassi e inchiesta epidemiologica
PESCARA. Confermata la causa della morte: sepsi da meningococco da Neisseria meningiditis. La risposta dei test batteriologici non lascia spazio a equivoci. M.A, 21 anni, di Città Sant’Angelo, è deceduto stamane nella Rianimazione dell’ospedale di Pescara per una meningite fulminante.
Sono ancora in corso le analisi per la individuazione del ceppo. Intanto è stata attivata l’unità di crisi per la profilassi e l’inchiesta epidemiologica, così com’è stato anticipato questa mattina. Il ragazzo aveva frequentato sabato scorso anche il Qube club, a Pescara Vecchia, quindi le raccomandazioni per la profilassi sono rivolte anche a tutti coloro che lo avessero avvicinato e intrattenuto con lui rapporti diretti fuori dagli ambienti familiari. “La possibilità del contagio, purtroppo, esiste”, ribadisce Rossano Di Luzio, medico della direzione sanitaria Asl, “ma va chiarito che il rischio è limitato alle persone che sono state in rapporto diretto nell’ultima settimana con il paziente. E mi riferisco a contatti diretti e prolungati. Il meningococco è presente in un 15-20% della popolazione, ma nella stragrande maggioranza dei casi non provoca conseguenze letali. Nel bacino dell’ospedale di Pescara, registriamo in media tre-quattro casi l’anno”. In cosa consiste la profilassi raccomandata dall’azienda sanitaria? Per le persone, e lo ripetiamo solo quelle che hanno avuto un contatto diretto, è prevista la somministrazione di farmaci che riducono il rischio di contrarre la malattia a valori prossimi allo zero. I medicinali, da usare sotto prescrizione medica, sono: Ciprofloxacina 500 mgr: una compressa una sola volta; oppure Ceftriaxone, 250 mgr o 500 mgr, in base al peso: una sola somministrazione per iniezione intramuscolare. In alternativa, Rifampicina, 600 mgr: una compressa ogni 12 ore, per due giorni, equivalenti a quattro compresse in totale. La direzione sanitaria assicura che, in ogni caso, le forme di contagio diretto sono prevenibili con la sola profilassi e ribadisce che segni e sintomi precoci della malattia sono aspecifici: cefalea, con febbre alta, e dolori addominali. Nel dubbio, si consiglia sempre di consultare il medico curante o la guardia medica. Anche il sindaco di Città Sant'Angelo, Gabriele Florindi, attraverso i social, sottolinea che «a causa della morte del nostro giovane concittadino, è stata attivata la profilassi di prevenzione per tutti coloro che hanno avuto contatto e frequentato il ragazzo nei 7-8 giorni antecedenti il decesso. Solo chi ha avuto contatto ravvicinato con lui”, rimarca Florindi, "deve recarsi alla guardia medica del distretto sanitario di Città Sant'Angelo”.
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