Mutilazioni femminili, in 17 anni 150 casi in città
Sono i dati forniti da Alessia Nespoli della fondazione Caritas, al convegno sul tema riguardante le mutilazioni genitali femminili organizzato dall’assessorato alle politiche sociali del Comune e dall’associazione “Cesare Di Carlo”
PESCARA. In 17 anni a Pescara circa 150 casi di mutilazioni genitali femminili su 300 donne accolte dalla Caritas. Sono i dati forniti da Alessia Nespoli della fondazione Caritas, al convegno sul tema riguardante le mutilazioni genitali femminili organizzato dall’assessorato alle politiche sociali del Comune e dall’associazione “Cesare Di Carlo”.
Durante l’incontro, oltre a testimonianze di medici volontari in Africa che hanno agito sul campo, anche alcune proiezioni le cui protagoniste erano donne che, sin da bambine hanno subìto, per via della tradizione comunitaria di appartenenza, pratiche relative all’asportazione di parti degli organi genitali.
L’iniziativa rientra nel cartellone #365giorninoallaviolenzasulledonne del Comune. Presenti anche il sindaco Carlo Masci e l’assessore Adelchi Sulpizio: «Il tema della mutilazione dei genitali femminili sembra lontano da noi, invece non lo è affatto. Viviamo in un mondo globalizzato, queste cose accadono anche nella còlta Italia, a causa di tradizioni millenarie, vergognose, che si tramandano e che devono essere necessariamente bloccate».