PESCaRA
Naiadi, due ipotesi per ripartire dopo la rinuncia dei gestori
E dalla Regione assicurano: tutti i dipendenti riassunti da subito
PESCARA. Presa conoscenza della volontà dell'Ati di riconsegnare le chiavi, per la Regione Abruzzo adesso arriva il momento di occuparsi in prima persona del centro sportivo Le Naiadi di Pescara, traghettandolo verso quello che sarà il nuovo gestore.
Due sono le ipotesi al vaglio in questo momento: la prima riguarda un impegno dell'Ente attraverso la società interna Abruzzo Sviluppo, che andrebbe a riassumere i dipendenti e a riaprire la struttura. Nell'immediato, l'unica parte utilizzabile resta il Palapallanuoto, a condizioni che le associazioni interessate abbiano voglia di rientrare. In alternativa, toccherà aspettare la fine dei divieti imposti dai vari dpcm per poter abbracciare nuovamente l'utenza.
Una seconda ipotesi invece vedrebbe un ruolo attivo da parte del Comune di Pescara, come tra le altre cose lasciato intuire in un recente comunicato dal sindaco Carlo Masci e confermato dagli organi regionali. Entrambe le strade però terminerebbero a fine luglio, quando bisognerà essere pronti o con il bando pubblico di gara per un affidamento decennale o con il project financing.
Se si optasse per questa seconda strada, considerate le procedure più complesse, non si esclude un nuovo mini bando della durata di un anno, in attesa di completare il progetto di finanza che porterebbe all’assegnazione ventennale dell'impianto.
Resta inoltre da capire quale sarà il destino degli abbonamenti sottoscritti a settembre e goduti solo in piccola parte a causa del sopraggiungere del Covid: con ogni probabilità quest’aspetto dovrà essere chiarito tra Regione e Ati nel momento in cui verranno tracciate le linee che portano allo scioglimento anticipato del contratto.
Quello che però dalla Regione sottolineano è che tutti i dipendenti verranno riassunti sin da subito, anche per svolgere l'ordinaria amministrazione delle vasche e della struttura.
C’è poi l'aspetto che riguarda le utenze, staccate per morosità, per le quali la Regione dovrà chiedere una voltura a Esa, così da ripristinare la fornitura di luce e gas. Intanto arrivano le reazioni, politiche e non solo: «Basta battaglie politiche sulle Naiadi», scrivono in un comunicato il deputato M5s Gianluca Vacca e il vice presidente del consiglio regionale Domenico Pettinari. «Si tratta dell'ennesima cattiva amministrazione della cosa pubblica a Pescara, che rischia di far saltare per aria una gestione che a detta di tutti appare virtuosa. È inconcepibile che la Regione, anziché sostenere le strutture del nostro territorio, tenti di affossarle. Si chiede di riaprire Le Naiadi, senza mettere il gestore nelle condizioni di poterlo fare».
Poi sono gli utenti a parlare: «Sono cliente da 20 anni, ne ho viste tante e il timore di un lungo stop è più che fondato», dice Marco (nome di fantasia). «Con altri clienti stiamo organizzando un gruppo che vuole chiedere alle istituzioni la giusta dignità per un impianto che ha pochi rivali nel suo genere. Troppo spesso abbiamo visto gli interessi politici prevalere su quello pubblico. Da anni vado avanti solo con abbonamenti mensili, tanta è la sfiducia. A memoria questa è stata una delle migliori gestioni delle Naiadi, adesso che non c'è più vedremo cosa ci riserverà il futuro».
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