PESCARA
Naiadi, si riparte: la Fira nuovo gestore
Ok della giunta regionale per l’impianto rimasto chiuso dallo scorso 21 novembre. Sospiri: «Si riapre entro gennaio»
PESCARA. La gestione delle Naiadi affidata alla Fira. Questo è quello che ha deciso la giunta regionale, con una delibera approvata nel tardo pomeriggio che non ha fatto altro che confermare quanto già trapelato nelle scorse settimane. Si chiude così un capitolo che ha alimentato dubbi e incertezze sul centro sportivo chiuso dallo scorso 21 novembre, dopo la revoca dell’ultimo affidamento al Club Aquatico durato, nel concreto, poco più di un mese. Da quel momento, la strategia dei vertici della Regione è stata improntata completamente verso la gestione pubblica, certificata nel pomeriggio di ieri dalla delibera che di fatto rispalanca la strada verso la riapertura dell’impianto sportivo, chiuso da quasi due mesi.
Del resto, sia il governatore Marco Marsilio, sia il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, avevano lasciato intendere che dopo le varie gestioni private, era arrivato il momento di svoltare con il pubblico, con il chiaro obiettivo di rivitalizzare un centro sportivo che a seguito delle varie vicissitudini ha visto scendere la fiducia degli utenti. «Abbiamo dato seguito alla strada intrapresa da novembre a oggi», dice il presidente Sospiri, che in un primo momento aveva anche ipotizzato una gestione affidata al Comune di Pescara, poi decaduta.
«Credo che la gestione pubblica sia la soluzione migliore. Ora il tempo di risolvere questioni contrattuali e burocratiche, poi si potrà riaprire. Quando? Credo che entro gennaio sia una previsione realistica».
Nella delibera non viene fissato un orizzonte temporale circa il nuovo affidamento, che viene definito “temporaneo” e finalizzato alla riapertura immediata e all’esecuzione dei lavori necessari, anche per evitare il deterioramento dell’impianto, in attesa di individuare una soluzione gestionale pubblica di lungo respiro. Alla Fira la giunta regionale ha demandato il compito di andare a redigere un piano previsionale, oltre che alla realizzazione dei lavori di manutenzione. Infatti, va ricordato che anche durante l’ultima gestione, le uniche due vasche funzionanti erano il palapallanuoto e la piscina 25 x 10, mentre quella al piano di sopra era stata chiusa in attesa di una manutenzione utile ad eliminare delle perdite che ne avevano compromesso l’utilizzo. Ora, dopo la notizia dell’affidamento delle Naiadi alla Fira, bisognerà affrontare il tema della riassunzione dei lavoratori, alcuni dei quali in cassa integrazione da agosto, non essendo rientrati durante la parentesi targati Club Aquatico. Tra dipendenti e collaboratori Le Naiadi contava oltre 60 unità prima della conclusione della gestione affidata alla Pretuziana. Bisognerà ripartire da lì per andare a formare il nuovo organico, anche attraverso un dialogo tra politica e sindacati, in modo da rimettere ogni tassello al suo posto e riaprire il centro sportivo.
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