Naiadi, sospese tutte le attività. A rischio gli eventi del week-end
Acqua fredda e piscine chiuse, affissi i cartelli in vari punti della struttura per avvisare gli utenti
PESCARA. Un cartello affisso in diversi punti della struttura avvisa l'utenza che «mercoledì 27 marzo, per problemi di manutenzione, tutte le attività in acqua sono sospese». Alla reception il telefono squilla incessantemente: chi chiama chiede informazioni e chi risponde replica con un «al momento non sappiamo dire altro».
ACQUA FREDDA Le piscine delle Naiadi sono chiuse, l'acqua è troppo fredda per consentire le attività. La causa è l'ennesimo stop della caldaia che serve per riscaldarla, stop che si è verificato nella serata di lunedì e che ha costretto, con il passare dei giorni, a fermare nuoto e pallanuoto. La temperatura dell'acqua infatti, con la mancanza del riscaldamento è scesa sotto i 24 gradi, limite fissato per legge.
I responsabili della struttura, interpellati martedì pomeriggio, avevano detto che già nella giornata di ieri i tecnici avrebbero lavorato per riparare il guasto e consentire agli utenti di rientrare in acqua già giovedì. Ma almeno fino al primo pomeriggio di ieri il locale caldaie è sempre stato chiuso e vuoto.
Una circostanza che non ha fatto altro che far lievitare le voci di dipendenti e utenti, secondo le quali quella della manutenzione sarebbe solo una copertura al vero motivo dello stop, vale a dire utenze non pagate.
QUASI 5MILA UTENTI Polemiche a parte, bisogna fare i conti con la realtà e salvare il salvabile. La Naiadi, tra iscritti e tesserati con le varie società ha un giro di quasi 5mila utenti, che adesso vogliono vederci chiaro.
L'amministratore della Progetto Sport Livio Di Bartolomeo, che attualmente gestisce l'impianto, cerca di rassicurare gli iscritti: «Non mi risulta che ci siano utenze non pagate. I nostri tecnici sono al lavoro e già da questa mattina contiamo di poter riprendere il riscaldamento dell'acqua, in modo da portarla a temperatura tra stasera e domani».
IL PIANO B Ma lo scetticismo tra gli interlocutori rimane, tanto che già nella giornata di ieri è iniziata la corsa a un piano B per i numerosi appuntamenti in vasca previsti nel fine settimana e che adesso sono a rischio, anche se Di Bartolomeo insiste: «Non c'è bisogno di cercare alternative, la piscina sarà disponibile per ospitare gli appuntamenti programmati nel fine settimana».
Oltre 200 bambini infatti sono attesi nella giornata di domenica da un meeting di nuoto e da un torneo di pallanuoto, con quattro società coinvolte: Pescara Pallanuoto, Club Aquatico, Sgt e Fabbrica del Nuoto. Altre due partite di pallanuoto dovrebbero giocarsi sabato: Pescara-Campus per il torneo under 15 e Sportlife-Perugia in serie C.
A oggi, su tutti questi eventi pesa un grosso punto interrogativo, tanto che le varie società stanno sondando la disponibilità di altre strutture tra San Giovanni Teatino, Avezzano e Silvi per cercare, in caso di necessità, di traslocare gli appuntamenti, anche se a detta del responsabile tutto si svolgerà regolarmente.
DOCCIA A CASA O GELATA Poi ci sono anche i ragazzi della palestra e quelli dell'area fitness, che pur potendosi allenare sono costretti a fare la doccia a casa oppure gelata.
Inoltre, il continuo ripetersi dello stop delle caldaie ha scatenato la reazione anche sulla pagina Facebook delle Naiadi, dove in molti hanno commentato la notizia evidenziando come ormai a quella che viene etichettata come "una scusa" non crede più nessuno, anche ricordando che nell'analoga struttura di Lanciano, gestita dalla Sportlife di Vincenzo Serraiocco, proprio ieri hanno staccato la corrente elettrica per il mancato pagamento delle utenze.
I TRIBUNALI E poi c'è la questione legata alla scadenza del termine dell’affidamento temporaneo dell’impianto per la stessa Progetto Sport. L’udienza, impugnata e rinviata dal Tar di Pescara a quello dell'Aquila per competenza territoriale (in quanto l’ente proprietario è la Regione) è prevista per il prossimo 17 aprile.
Nel frattempo la Regione, proprietaria dell'impianto e additata da molti come principale colpevole per la situazione in cui versa Le Naiadi, non ha fornito ulteriori indicazioni, tanto che lo stesso Di Bartolomeo martedì scorso ha scritto una pec al presidente della Regione Marco Marsilio e al dipartimento competente per chiedere determinazioni nel merito, al fine di evitare una chiusura a fine mese.
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