Nasce il presidio di “Libera”

7 Dicembre 2012

Anche nell’area vestina l’associazione antimafia di don Ciotti

PENNE. La lotta alle mafie e all’illegalità è il dovere civico di ogni cittadino. E’ questo lo spirito che ha spinto un gruppo di pennesi dai 18 ai 40 anni a istituire nel capoluogo vestino un presidio di “Libera”, l’associazione fondata da don Ciotti per combattere le mafie, oggi attiva sul tutto il territorio nazionale. La presentazione del nuovo sodalizio si è svolta ieri nella sala consiliare, con l’intento di promuovere nelle scuole e nelle altre associazioni giovanili la cultura della legalità, scardinando anacronistici preconcetti sulla mafia. «Tanti credono che la mafia sia un qualcosa che non ci riguarda», commenta la giovanissima Barbara D’Amico, una componente del gruppo parrocchiale guidato da don Giorgio Moriconi, che ha deciso di dare contorni ben definiti al proprio impegno nella lotta all’illegalità. All’incontro hanno portato la loro testimonianza diretta Francesco Rigitano, presidente dell’associazione Don Milani e referente di Libera nella Locride, e Deborah Cartisano, figlia di Lollò Cartisano, una delle vittime della ’ndrangheta, alla memoria del quale i ragazzi hanno voluto intitolare la sezione pennese. «L’istituzione del presidio è un avvenimento importante per Penne», ha detto Paride Solini, assessore alla cultura, «celebriamo la nascita di un baluardo della coscienza civile e della legalità, valori che vanno difesi attraverso innanzitutto la cultura e l’informazione».

Claudia Ficcaglia

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