Niente trasloco delle antenne, ultima beffa per San Silvestro
Il Tar del Lazio accoglie il ricorso della Rai contro la delocalizzazione degli impianti in mare. I giudici: "Sono illegittimi gli atti per escludere il sito di Pescara dal Piano nazionale delle frequenze"
PESCARA. Le antenne non possono essere trasferite dal San Silvestro. Lo stabilisce, in sintesi, una sentenza del Tar del Lazio che pone, di fatto, la parola fine su una battaglia andata avanti per quasi trent’anni, anche se esiste la possibilità di impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato.
È l’ultima beffa per i residenti che, per difendersi dall’inquinamento elettromagnetico hanno tentato qualsiasi strada, anche il digiuno. E adesso che è stato finalmente varato, dalle istituzioni locali, un progetto di delocalizzazione su una piattaforma off shore a largo della costa di Francavilla, ecco arrivare una sentenza che, come un colpo di spugna, cancella qualsiasi decisione in merito.
Sentenza che non lascia dubbi al riguardo. I giudici accolgono in toto il ricorso presentato dalla Rai e da Rai way spa e annullano tutti gli atti impugnati, ossia quelli per trasferire in una piattaforma in mare tutte le antenne presenti a San Silvestro. Si sono costituiti per resistere al ricorso l’Agcom, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione e il Comune di Pescara. I ricorrenti hanno contestato una lunga serie di provvedimenti, innanzitutto, la delibera dell’Autorità per le garanzie delle comunicazioni (Agcom) riguardante l’esclusione del sito di San Silvestro dal Piano di assegnazione delle frequenze. Poi, la delibera della giunta regionale, del settembre 2010, con cui è stato approvato lo studio di fattibilità per la delocalizzazione degli impianti radiotelevisivi presenti a San Silvestro, nonché la decisione della giunta regionale di inserire il sito off shore di Francavilla nel Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive. Infine, il provvedimento del consiglio comunale, del novembre 2011, con cui è stato espresso parere favorevole al trasferimento delle antenne da San Silvestro.
Il Tar del Lazio ha ritenuto fondate le contestazioni della Rai. «Le censure», scrivono i giudici, «appaiono nel loro complesso condivisibili. La competenza a disporre una siffatta delocalizzazione spettava al ministero dello Sviluppo economico che giammai l’aveva disposta». «Il suddetto dicastero», prosegue il Tar, «aveva dichiarato l’inidoneità radioelettrica del sito di Bussi sul Tirino e pertanto, come di recente acclarato dal Consiglio di Stato, le ordinanze regionali risultano, allo stato, superate dalla valutazione negativa del ministero». «L’eventuale trasferimento degli impianti radiotelevisivi è disposto dal ministero», concludono i giudici, «ma questo non ha mai adottato alcun provvedimento in tal senso e né ha mai disposto la loro disattivazione. Al contrario, il ministero aveva manifestato la propria contrarietà alla delocalizzazione del sito di Pescara San Silvestro. Ne discende l’illegittimità della delibera che ha adottato la pianificazione delle frequenze».
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