il fenomeno idrogeologico

Nuovi laghetti e colline nella “Valle che cammina”

Civitella Casanova, le conseguenze del vasto movimento franoso modificano giorno dopo giorno l’assetto geomorfologico del comprensorio del Voltigno

CIVITELLA CASANOVA. La forza della natura ha stravolto la contrada Valle del Giardino di Civitella Casanova. Il movimento franoso che si è sviluppato la scorsa settimana ha letteralmente modificato la conformazione dell'intera vallata. Lo scivolamento del terreno, complesso e profondo, che non si è ancora arrestato, ha infatti generato specchi d'acqua e la formazione di nuove colline. Alcune case, gravemente danneggiate, sono state letteralmente spaccate in due, mentre sulle strade si sono aperte voragini incredibili, alte circa due metri.

A livello geomorfologico, la frana di Civitella ha fatto danni paragonabili a quelli di un terremoto. Strade, tralicci della tensione e abitazioni andate distrutte, comunque, sono solo la fotografia più amara e triste di uno scenario assai più complesso. Tenendo in considerazione anche ciò che è accaduto nel vicino Comune di Villa Celiera, è evidente come il territorio del Voltigno si sia modificato. Una trasformazione impetuosa della natura, che non rappresenta una buona notizia per chi vive nella vallata e, ormai da diversi giorni, deve fare i conti con le conseguenze della frana: in alcuni casi, lasciare tutto per andare a vivere altrove

Gli sfollati di Civitella: "Abbiamo perso tutto"
Lena D’Antuono è una dei 35 abitanti della Valle del Giardino, frazione di Vestea, a Civitella Casanova, costretta a lasciare la sua casa in seguito alla frana che ha portato giù la collina (video di Francesco Bellante)

Già nelle prime ore dell'emergenza, il geologo Eustachio Pietromartire, incaricato dal sindaco Marco D'Andrea di effettuare le verifiche nella zona interessata dal dissesto, aveva escluso quasi categoricamente possibilità per gli abitanti di Civitella di poter tornare ad abitare nella Valle del Giardino.

Colpisce come, da un giorno all’altro, nuovi specchi d'acqua e un laghetto si sianoi generati dal nulla. Già circa 100 anni fa nella vallata si verificò una frana di grandi dimensioni e da allora la zona è conosciuta anche con il nome di “Valle in cammino”.

Quasi la tutte le famiglie costrette a lasciare le abitazioni, fortunatamente, sono riuscite a recuperare le proprie cose più care e utili ed hanno trovato alloggio da amici, parenti o in alloggi messi a disposizione dalla collettività. Nella zona, diventata una vera e proprio valle fantasma, avevano investito negli ultimi anni anche alcuni inglesi costruendo villette e appartamenti per le vacanze estive. Ora tutto il territorio è inaccessibile per i non autorizzati, tenuto sotto stretta sorveglianza dai carabinieri della compagnia di Penne.

Nelle prossime giornate, nella Valle del Giardino, continueranno i monitoraggi e i rilievi di tecnici e geologi incaricati di tenere sotto controllo, per quanto è possibile, l'evolvere del movimento franoso. (Francesco Bellante)

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