PESCARA
Omicidio nel bar del Parco, l’affare da 400mila euro: le case galleggianti
Il presunto movente seguito dagli investigatori, l'affare era seguito da Luca Cavallito con Walter Albi
PESCARA. È l’affare da 400mila euro che stava portando avanti Luca Cavallito con Walter Albi il presunto movente che avrebbe armato la mano del killer. Un affare di cui parlò Sara, la sorella di Cavallito nei giorni successivi all’agguato, precisando che fosse un progetto della sua famiglia. Si tratta delle case galleggianti da realizzare sul mare, nella zona del porto turistico, a cui stavano lavorando insieme il fratello e Albi, e ora anche al centro di approfondimenti degli inquirenti.
Spiegava al Centro, la sorella di Cavallito all’inizio di agosto: «Io ci avevo pensato qualche anno fa, poi a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid si è bloccato tutto. Abbiamo ricominciato a portarla avanti da sei mesi. Avevo già avuto un colloquio conoscitivo con i responsabili di Invitalia e adesso dovevamo presentare il preventivo per ottenere il finanziamento. Io in questo progetto ero la parte creativa, Luca quella tecnica mentre Albi era quella operativa. Ma questo, ripeto, era un progetto della nostra famiglia. C’era fra l’altro anche già l’accordo con la Capitaneria di porto».
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