Palazzina Ater da ottobre senza una finestra

Scale e pianerottolo bagnate a causa della pioggia Un’inquilina di 82 anni: «Chiediamo un intervento»
PESCARA. La finestra dell’androne condominiale di una palazzina in via Passolanciano a ottobre si è staccata ed è precipitata a terra. Da due mesi le sei famiglie che vivono negli appartamenti al civico 17 di proprietà dell’Ater, l’agenzia che gestisce l’edilizia residenziale pubblica, si trovano a fare i conti con gli spifferi di vento e con la pioggia che ogni volta finisce per allagare le scale e il pianerottolo. Nonostante le ripetute segnalazioni dei residenti e a poche ore dall’emergenza neve, attesa in città tra oggi e domani, nessuno è intervenuto per riparare la finestra pericolante al piano rialzato. «Ci siamo accorti del danno a prima mattina», racconta Michelina Americano, 82 anni e assegnataria dell’appartamento al piano rialzato, proprio accanto alla finestra rotta, «mia figlia ha trovato i vetri lungo le scale e ha dovuto ammucchiarli per scendere giù. Per fortuna che si è staccata durante la notte e non è cascata in testa a nessuno. Altrimenti avremmo pianto il morto». Sono otto complessivamente gli alloggi nel condominio di tre piani al numero 17 di via Passolanciano: quattro assegnati agli inquilini dietro il pagamento di un affitto mensile e altri quattro acquistati da altrettante famiglie. «Due però non sono abitati», dice l’energica Michelina, «a questa finestra da più di vent’anni mancava il gancio, mentre quella dell’androne al piano superiore è tenuta chiusa con lo spago». Diverse le segnalazioni agli uffici dell’Ater: l’ultima è indirizzata alla direttrice Giuseppina Di Tella e risale al 26 novembre scorso. In oggetto c’è la dicitura “Richiesta intervento immediato di ripristino finestra e porta d’ingresso dell’immobile di via Passolanciano 17”. Oltre alla finestra dell’androne condominiale, gli inquilini chiedevano di riparare i vetri del portone d’ingresso della palazzina. La rottura era stata determinata dalla caduta di pezzi di materiale edile, avvenuta mentre erano al lavoro gli operai di una ditta incaricata di sistemare l’intonaco del palazzo. «In quel caso», sottolinea Michelina Americano, «abbiamo aspettato due mesi per la riparazione del portone, mentre per la finestra non è stato ancora fatto niente. Torniamo a chiedere l’intervento dell’Ater».
Ylenia Gifuni
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