Paola, affetta da Sla e senza aiuti: la Regione spiega, l’ira di Ferrante

1 Marzo 2025

Dopo lo sfogo di Mastrangelo, la risposta del Dipartimento sociale: «Aspettiamo le risorse statali». E il presidente di Carrozzine determinate attacca: i cittadini come lei hanno bisogno di risposte certe

PESCARA. «La signora ha avuto un contributo dal Comune di Pescara con risorse del fondo per la Non Autosufficienza trasferito al Comune dalla Regione Abruzzo. Come da avviso, il contributo ottenuto dal Comune garantiva alla signora l'autogestione dell’assistenza fino a febbraio 2025».

Dopo lo sfogo disperato che Paola Mastrangelo, l’ex giornalista e insegnante affetta da Sla, ha affidato al Centro («da due anni non ricevo l’assegno regionale per la Non autosufficienza che spetta ai disabili gravi e gravissimi»), arriva immediata la replica della Regione. In particolare, è il dipartimento Sociale, in una nota, a chiarire i motivi della mancata erogazione dei sussidi di legge a Paola che, sempre al Centro, ha fatto sapere di essere pronta a ricorrere «alla sedazione profonda, perché non ce la faccio più a vivere la mia condizione disumana». E la Regione le manda a dire: «La cittadina in buona fede parla di due anni di mancata erogazione solo perché fa riferimento a ciò che riportano gli atti del Comune che si riferiscono all’annualità 2022 del fondo Statale che però, materialmente, è stato trasferito alle Regioni, e quindi agli enti d’ambito, solo a fine 2023 e copre, appunto, fino a febbraio 2025».

E va avanti: «L’annualità 2023 delle risorse statali sono state puntualmente richieste dalla Regione nel mese di agosto 2024 a seguito di rendicontazione delle spese già effettuate e a loro volta rendicontate dagli enti d’ambito. Tuttavia la Regione non ha potuto ancora trasferire agli enti d’ambito, e quindi ai Comuni, tali risorse relative all’annualità 2023 perché ancora materialmente non trasferite dallo Stato. Non appena lo saranno, la struttura regionale competente provvederà alla loro assegnazione agli enti d’ambito e quindi ai Comuni, così come fatto per l’annualità statale 2022».

Dunque, c’è da aspettare, ma l’assegno per la Non autosufficienza, fa sapere la Regione a Paola Mastrangelo, e a chi si trova nelle sue stesse condizioni, comunque arriverà. Ma per l’associazione Carrozzine determinate, che esprime solidarietà a Paola («tutto l’Abruzzo è con te») la rassicurazione non basta, anzi.

Scrive il presidente dell’associazione, Claudio Ferrante: «Non è un caso che l’associazione Carrozzine determinate ogni giorno denunci ingiustizie, discriminazioni, violazioni dei diritti umani, come la protesta di Natale con le catene per difendere l’autodeterminazione delle persone con disabilità». E si rivolge direttamente ai politici: «Cari amministratori e care istituzioni, ditemi», va avanti Ferrante, «se è possibile che una persona malata di Sla decida di voler morire a causa dell’inadempienza di chi gestisce la cosa pubblica, non preoccupandosi minimamente di cosa significhi non erogare l’assegno (oltretutto per l’anno 2023) per la Sla o per la disabilità gravissima. Per Paola, e per tutti i cittadini che hanno la stessa situazione, significa non potersi curare, significa non poter vivere e quindi decidere di lasciarsi andare».

Sottolinea Ferrante: «Il Fondo per la non autosufficienza ha già di fatto un impatto negativo per tante persone con disabilità e per le loro famiglie, condannando di fatto le persone non autosufficienti alla povertà e all’emarginazione. Ora però siamo al più totale disprezzo per l’essere umano più fragile».

E poi, rivolgendosi direttamente a Paola Mastrangelo: «Cara Paola, siamo tutti con te; in questo Paese per ottenere un sacrosanto diritto ci si deve incatenare o minacciare il suicidio. Cari politici non vi lamentate se esiste il disamore per la politica, una politica sempre più lontana dal problema reale della gente. Ora però Paola e tutti i cittadini come lei hanno bisogno di risposte certe ed immediate. Vogliamo che il sindaco di Pescara faccia chiarezza, qualcuno chieda scusa a Paola che, lo diciamo nuovamente, per poter far rispettare un proprio diritto è stata costretta ad annunciare pubblicamente, pur non volendolo, il suicidio assistito. Erogate, non domani ma subito», esorta Ferrante, «quello che le spetta senza se e senza ma. Il tempo è scaduto e la pazienza pure. Paola siamo tutti con te, grazie per la determinazione, il coraggio, la forza e la voglia di vivere felice che trasmetti a tutti noi».

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