Pdl Abruzzo, è caos liste: lettera a Berlusconi "Caro Silvio, ripensaci se no ce ne andiamo"

Rivolta nel Pdl abruzzese per le ipotesi di candidature alle politiche in Abruzzo. Alla Camera ci sarebbe Antonio Razzi. Amministratori e consiglieri Pdl a Berlusconi: candidati scelti senza il rispetto dei criteri indicati

PESCARA. La protesta del Pdl abruzzese ha preso la forma di una lettera inviata ieri a Silvio Berlusconi (e per conoscenza ad Angelino Alfano). La lettera è firmata da: «giunta regionale d'Abruzzo, tutti i consiglieri regionali iscritti al gruppo Pdl in Abruzzo, i sindaci di Pescara, Chieti e Teramo, nonché gli eletti nei medesimi comuni, i presidenti delle Province abruzzesi, i coordinatori provinciali e cittadini d'Abruzzo». «Preg.mo Presidente», si legge nella lettera, «stiamo seguendo con molta attenzione il duro lavoro che La vede impegnata nella compilazione delle liste per le prossime elezioni al Parlamento e stiamo apprezzando molto la Sua linea e quella del Segretario Alfano delle "candidature pulite e di qualità" per dare una vera svolta a questo nostro partito che ha tutte le carte in regola, a partire dal Suo Leader autorevole e forte, e che merita di vincere la prossima sfida elettorale. Non le nascondiamo, però, il nostro totale dissenso rispetto alle indiscrezioni che vedrebbero candidati nella nostra Regione, l'Abruzzo, coloro che hanno già avuto la possibilità di sedere in Parlamento in questi anni, che hanno problemi con la giustizia o che addirittura non sarebbero neanche abruzzesi. Ci permetta di dirLe apertamente che la parte migliore del partito, su scala regionale, non è assolutamente rappresentata da nessuno dei Signori che sarebbero stati proposti finora. L'Abruzzo ha avuto la fortuna, grazie alle Sue scelte sempre lungimiranti, di essere guidata in questi anni, da Gianni Chiodi, il miglior Presidente che questa Regione abbia mai avuto. Sotto la sua guida è rinato un partito onesto, apprezzato dai cittadini, e capace di rappresentare una alternativa forte e credibile a un sistema di potere di sinistra che, come Lei ben sa, ha tenuto immobilizzata l'intera Regione e tante città per lunghi anni. In Abruzzo, all'interno di tantissimi coordinamenti cittadini e provinciali e della stessa compagine governativa regionale, vi sono tante persone che lavorano quotidianamente, a stretto contatto con i cittadini, per portare avanti con forza i valori e le politiche del nostro partito. Il consenso consolidato in questa direzione non può essere ora pregiudicato da scelte di palazzo che non rispecchiano la volontà dei cittadini e che non hanno alcun collegamento con i territori, anche in considerazione delle prossime elezioni regionali. Le chiediamo, pertanto, una scelta di coraggio anche per l'Abruzzo che non l'ha mai delusa. Desideriamo avere i candidati migliori, nuovi, capaci, che godono di una buona reputazione di fronte all'opinione pubblica, che abbiano lavorato e riportato risultati concreti e che siano davvero rappresentativi del territorio, di tutte le realtà provinciali. Le chiediamo quindi di riaprire, senza ulteriore indugio, un dialogo con il Presidente Gianni Chiodi per individuare al meglio le candidature che devono rappresentare la nostra Regione. Diversamente, nostro malgrado e con profondo dispiacere, Le annunciamo fin da ora che, sebbene il nostro consenso sulla Sua Persona non sia mai in discussione, non potremo sostenere alcuna campagna elettorale a sostegno di candidati scelti senza il rispetto dei criteri indicati. Nell'attesa di un Suo gentile e sollecito riscontro, La salutiamo cordialmente, fiduciosi, anche stavolta che Lei non ci deluderà. Con profonda stima e gratitudine per quanto ha fatto e continua a fare per dare all'Italia intera la migliore rappresentanza politica che possa avere».

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