Penne, riduzioni fiscali in vista per le famiglie a basso reddito

Appello di Cisl, Cgil, Confsal e sindacato pensionati al sindaco e all’assessore Di Luca D’Alfonso: cercheremo una strada per non gravare sulle fasce più deboli della popolazione

PENNE. Una tassazione più equa che non penalizzi ulteriormente le fasce più deboli della popolazione. È questo l’appello che i sindacati locali e provinciali hanno rivolto al sindaco di Penne Rocco D’Alfonso e all’assessore alle finanze Valeria Di Luca, incontrati ieri a palazzo di città per aprire un tavolo di concertazione, in vista della redazione definitiva del bilancio previsionale 2012, per evitare un inasprimento della pressione tributaria e degli effetti prodotti sulle tasche dei cittadini, in particolare quelli meno abbienti. Nell’incontro le diverse sigle sindacali, Cisl, Cgil, Confsal, e Sindacato Nazionale Pensionati, hanno avanzato le loro proposte che ora saranno oggetto di una valutazione approfondita da parte degli amministratori comunali. I temi trattati sono stati, oltre alla definizione delle aliquote Imu, l’ampliamento della così detta “No Tax Area”, ossia la scelta di non tassare i cittadini fino a un certo livello di reddito personale.

A Penne questo limite è stato fissato a 12.050 euro, ora invece i sindacati chiedono di portare il tetto a 15.050 euro, in modo da favorire un numero maggiore di persone che percepiscono redditi bassi. Altro punto cruciale è stata la proposta di rimodulare la tariffazione che riguarda i servizi a domanda individuale come mense e scuolabus, in base all’effettivo reddito di ogni nucleo famigliare, mantenendo però inalterato il carico tributario in questo ambito, che oggi grava sui cittadini, per il 26% della spesa complessiva. Altri possibili aggiustamenti in materia fiscale si potrebbero ottenere, nei limiti di un equilibrio in termini di bilancio municipale, proprio sulle percentuali dell’Imu. In questa sede il sindaco e l’assessore hanno ribadito che la volontà politica è quella di mantenere allo 0,4% l’aliquota sulla prima abitazione, alzando di qualche punto quella sulle seconde proprietà. Per i sindacati proprio in merito agli immobili primari e secondari bisogna cercare di differenziare le diverse situazioni che si possono presentare per i ceti medio – bassi. «Apprezziamo», sottolinea Leonardo D’Addazio della Cgil, «l’apertura dimostrata dal sindaco e dall’assessore Di Luca che si sono impegnati ad accogliere le nostre richieste. Il principio che difendiamo è quello di una tassazione più equa per tutti i cittadini». Il sindaco si dice pronto a valutare con l’amministrazione le istanze dei sindacati, tenendo presente le effettive necessità e disponibilità di bilancio. «Il nostro impegno è quello di trovare una strada percorribile per non gravare sulle fasce più deboli. Abbiamo già concentrato i nostri sforzi economici sul sociale, aumentando di 80 mila euro il fondo destinato ai servizi assistenziali e avviando altre iniziative. Se non riusciremo a soddisfare tutte le richieste per il 2012, lavoreremo per raggiungere questi obiettivi nel 2013».

Claudia Ficcaglia

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