Perazzetti difende D’Anteo: «Gli hanno mancato di rispetto»

30 Aprile 2023

Il caso dell’espulsione dal gruppo Uniti per Città Sant’Angelo Il diretto interessato: «Un atto di forza senza giustificazioni»

CITTÀ SANT’ANGELO. L’espulsione dal gruppo Uniti per Città Sant’Angelo del consigliere Lucio D’Anteo, annunciato dalla capogruppo di opposizione Arianna Spacco all'inizio della seduta di giovedì, continua a far discutere tanto. Il sindaco Matteo Perazzetti si dice «allibito».
«Sono rimasto allibito», spiega, «per l’approssimazione politica e il non rispetto verso la persona di Lucio D’Anteo che era un fuoriuscito della maggioranza. Non avvisarlo per niente, o comunque avvisarlo 5 minuti prima del consiglio comunale è stata una scorrettezza immonda», sottolinea il primo cittadino. «Dubito, fra l'altro», prosegue Perazzetti, «che vi sia l’istituto dell’espulsione nei consigli comunali. Nel caso si possono costituire nuovi gruppi, ma l’espulsione mi lascia perplesso. Quindi, è stato un ulteriore schiaffo alla persona di D’Anteo che non è stato messo nelle condizioni di costituirne uno lui. Non c’è stato rispetto politico. L’avrebbero dovuto informare che non avrebbe fatto più parte del gruppo».
Il diretto interessato lo definisce «un atto di forza».
«L’espulsione da una gruppo consiliare è un atto di forza, ancor più grave», sottolinea D'Anteo, «se non previsto nel regolamento consiliare e se non ha una reale giustificazione politica. Nonostante tutto ho accolto molto serenamente la scelta fatta dai consiglieri Spacco e Caralla, così come nel passato ho accettato la loro richiesta di costituire un gruppo consiliare, dopo il mio passaggio all’opposizione avvenuto un anno prima. Nel ribadire di essere stato il primo consigliere a uscire dalla maggioranza, continuerò a fare opposizione, cercando di agire con coerenza, nell’interesse dell'intera comunità, nel rispetto di coloro che mi hanno scelto».
D’Anteo ribadisce però di non comprendere appieno le ragioni, oltre che i modi, che hanno portato alla decisione. «La politica», dice, «é fatta di dialogo e confronto, non di colpi bassi, per di più senza giustificazioni politiche. Sottolineo che in Consiglio mi sono sempre espresso in modo concorde con il gruppo consiliare di cui ho fatto parte, senza prendere iniziative personalistiche che non mi appartengono e che non portano lontano. Probabilmente, c’è qualcosa che non mi è del tutto chiaro e che si chiarirà con il passare del tempo. Auguro a Caralla e Spacco di continuare la loro avventura, scegliendo i colleghi più adatti alle loro ambizioni politiche. Sicuramente l’approssimarsi delle elezioni ha accelerato i tempi di questa loro decisione. Le ragioni di questa scelta, pertanto, non sono da ricercare nel presente, quanto nel futuro».
«Mi preme ricordare», riprende da parte sua il sindaco, «la linearità che l’amministrazione comunale ha sempre avuto, a differenza di chi ne è uscito perché aveva altri progetti politici che stanno macchinando altre persone».
D'Anteo era stato eletto in maggioranza nel 2019 e dopo due anni è passato all’opposizione. Nel luglio dello scorso anno ha costituito, insieme alle consigliere Spacco ed Ernestina Caralla, il gruppo Uniti per Città Sant'Angelo. Giovedì il colpo di scena.