Pescara: autovelox in via di Sotto, muro contro muro tra multati e Comune
Consiglio infuocato, i residenti presentano centinaia di ricorsi al giudice di pace. "Azzerate i verbali, controlli non in regola". Il sindaco Masci: "E' una battaglia di civiltà". E l'assessore Mascia: "Sanzioni giuste, 31 incidenti in cinque anni"
PESCARA. Rimangono tutti sulle rispettive posizioni. Le polemiche sull'autovelox di via di Sotto non si placano. Da un lato i cittadini che chiedono la rimozione dell’impianto e l’annullamento delle migliaia di multe, dall'altro l'amministrazione comunale che difende la scelta e parla di "sanzioni giuste, è una battaglia di civiltà". Ieri si è svolta una sessione aperta del Consiglio comunale, sollecitata dal centrosinistra e incentrata sull’autovelox della discordia con il limite a 30 all’ora. Numerosi gli interventi dei residenti di Pescara colli, che si sono definiti «tartassati» e hanno accusato l’amministrazione di aver «fatto cassa con la scusa di educare le persone».
Una cittadina, Michela Di Stefano, ha espresso dubbi sulla legittimità dell’apparecchio: «Chiedo una perizia tecnica e la convocazione del prefetto, per la valutazione della legittimità del dispositivo, e nel frattempo la sospensione del controllo elettronico della velocità. E poi lo sgravio d’ufficio delle multe emesse».
Una volta conclusa la sessione aperta alla cittadinanza, i consiglieri hanno proseguito il dibattito, provvedendo alla votazione di tre ordini del giorno. I due presentati dai consiglieri di centrosinistra e dal Movimento 5 stelle sono stati bocciati. Disco verde, invece, per l’ordine del giorno del consigliere Alessio Di Pasquale per il riutilizzo delle somme derivanti dalle sanzioni comminate sulla sicurezza del quartiere.
A suffragare la decisione tecnica dell’installazione dell’autovelox ci ha pensato l’assessore Luigi Albore Mascia: «Dal 2016 al 2021 ci sono stati 31 incidenti su via di Sotto, dei quali 10 solo dal 2019. Le sanzioni dell’autovelox dal 12,56% della prima settimana sono passate all’1,43 dell’ultima».
«Nessuno si aspettava ciò che è successo», ha chiarito il sindaco Carlo Masci «e nessuno voleva fare cassa, ma il percorso di crescita culturale in tema di mobilità e di sostenibilità si raggiunge facendo insieme una battaglia di civiltà».
«Il centrodestra si volta dall’altra parte e vota compatto contro le proposte delle minoranze di sospendere l’autovelox e aprire un tavolo con il prefetto », accusa il centrosinistra. Erika Alessandrini (M5S)».
Insomma, l’autovelox di via di Sotto, ai Colli, tarato a 30 km orari (ma anche l’impianto di Colle Renazzo, a 50 km orari) continua a far parlare di sé. Sono centinaia i ricorsi legali presentati ai giudici di pace, oltre alle petizioni e le proteste in strada scatenate dalla rabbia dei pescaresi che si sono ritrovati la cassetta della posta inondata di verbali. Il record è di un pasticcere di Porta Nuova: 49 buste verdi per 5mila euro di sanzioni.
I cittadini hanno firmato ricorsi, petizioni, si sono sfogati persino sull’asfalto con epiteti forti. Il Comune, malgrado la promessa (inattuata)di innalzamento a 40km orari, è irremovibile sul limite di velocità introdotto 8 anni fa attraverso la cartellonistica, difende il provvedimento a spada tratta: «Chi sbaglia paga, è una battaglia di civiltà» e conferma anche la doppia sorveglianza di una telecamera. (m.p./c.co)
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