Pescara, bimbi intossicati: sospetti su una caciotta
Lo rivela il sindaco dopo che si è presentato in Procura: "Criticità sui prodotti lattiero caseari e inadempienze su controlli igienico sanitari". Si va verso la risoluzione del contratto per le mense scolastiche
PESCARA. «Siamo nelle condizioni per procedere alla risoluzione per inadempimento del rapporto contrattuale che abbiamo con i gestori delle mense scolastiche». Lo afferma il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, a proposito della vicenda degli oltre 200 bambini finiti in ospedale con sindromi gastrointestinali provocati da un batterio, dopo che è stato ascoltato in Procura, di sua iniziativa, come persona informata sui fatti, per rendere sommarie informazioni.
«Lo scorso 12 giugno - spiega Alessandrini - la concessionaria ha inviato al Comune una serie di documenti su controlli, rapporti prova e accertamenti vari. La documentazione è stata analizzata dai nostri uffici e sono emerse alcune criticità rispetto agli alimenti somministrati. Criticità relative a prodotti lattiero caseari e, in particolare, una caciotta in cui c'era traccia di coliformi; le analisi in questione risalivano ad aprile. Inadempienze sono emerse anche sui controlli igienico sanitari».
«Il Comune sta quindi predisponendo la documentazione necessaria per la risoluzione del contratto - aggiunge il sindaco - La risoluzione per inadempimento facoltizza la possibilità di esperire il cosiddetto "interpello", cioè di valutare se l'impresa che si è classificata seconda nell'ambito della gara possa offrire lo stesso servizio a condizioni e costi analoghi. Questo - conclude il sindaco - consentirebbe di evitare una nuova gara, visti i tempi ristretti fino a ottobre». Il sindaco annuncia inoltre che nei prossimi giorni ci sarà un incontro fra tutte le parti interessate dalla vicenda, cioè l'amministrazione comunale, il comitato spontaneo di genitori e gli avvocati.