Pescara, centrale a biomasse della Fater ancora senz’agibilità

Sopralluogo di Comune e Asl, ma la decisione slitta. L’azienda: la struttura è ancora un cantiere e l’accensione è consentita

PESCARA. La centrale a biomasse Fater è ancora senza certificato di agibilità. L'impianto, come annunciato dalla stessa azienda, è entrato in funzione lo scorso dicembre, nello stesso giorno in cui il Comune di Pescara ha chiesto all'Arta una valutazione complessiva delle emissioni prodotte dalle attività industriali nell'area a ovest della città. «L'ultimazione dei lavori dello stabilimento è avvenuta in data 11 dicembre scorso», comunicavano allora dalla Fater, «e la messa in esercizio a regime dell'impianto di produzione di energia elettrica alimentato da biomassa - olio vegetale, avverrà in data 13 dicembre 2012».

Lo scorso primo febbraio, dopo un sopralluogo da parte di Comune e Asl, la richiesta di agibilità della struttura da parte della Fater è slittata a data da definirsi. Nel verbale, in cui si sottolinea l'assenza di Regione Abruzzo e Arta «benché invitate», si chiariscono i motivi del rinvio: «Visionata la documentazione inoltrata in data 17 dicembre 2012 relativamente alla richiesta del certificato di agibilità per i lavori parzialmente eseguiti del fabbricato denominato lotto Y, riguardanti l'impianto di cogenerazione a biomasse oleose vegetali, a seguito della visita all'interno dei locali si è provveduto a richiedere la documentazione integrativa». Si tratta di una serie di documenti di prassi come il collaudo statico della parte di struttura dichiarata ultimata e l'attestato di qualificazione energetica.

La Asl, deputata al rilascio della certificazione, ha chiesto alla Fater di integrare la documentazione mancante. Mentre il Comune si è riservato la facoltà di effettuare ulteriori sopralluoghi.

Per l'azienda, la messa in funzione della centrale, di potenza pari a circa 9 megawatt, non è in relazione con la mancata agibilità. «Sono due procedimenti separati», afferma Marcello Somma della Fater, «l'edificio è ancora un cantiere e al suo interno si può esercitare e mettere in funzione la centrale, purché a farlo siano persone del team cantieristico, sotto la responsabilità del direttore dei lavori».

Intanto, per ora sembra non essere arrivata alcuna risposta dall'Arta alle richieste inoltrate dal Comune. L'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco aveva scritto a Regione Abruzzo, Arta, Asl e Provincia di Pescara, chiedendo formalmente «l'esecuzione immediata di rilevamenti sulla qualità dell'aria in città». In particolare nella zona di via Raiale, «per verificare l'inventario di tutte le attività produttive realmente operanti nella zona e l'impatto complessivo da esse generato sulla qualità dell'aria cittadina».

Il problema dell'aria inquinata investe con forza Pescara e i comuni vicini, come Spoltore e San Giovanni Teatino, e sale la preoccupazione tra i cittadini. Per la salvaguardia della salute pubblica, la legge prevede l'obbligo di informazione che deve essere assolto dall'amministrazione. «Ma il Comune», dicono dal Pd, «non effettua comunicazione televisiva né a mezzo stampa, ha spento l'unico pannello informativo esistente e soprattutto disattende l'obbligo di informare i cittadini in caso di più superamenti consecutivi. Qualcuno ha assistito alla comunicazione che nei primi 11 giorni dell'anno ci sono stati ben 10 superamenti? Famiglie, scuole e ospedali sono stati avvertiti?».

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