Pescara città dello sport 2012, Becci: "Sveleremo le spese"
La Camera di commercio attacca il Comune: consenta l'accesso agli atti e alle fatture
PESCARA. E' scontro tra la Camera di commercio e il Comune sulle spese sostenute per il titolo assegnato a Pescara di Città europea dello sport 2012. Ieri l'ente camerale, guidato da Daniele Becci, ha detto di essere sempre stato disponibile a svelare i documenti e le fatture, richiesti numerose volte dai consiglieri comunali dell'opposizione. Una versione che non collima con quella fornita da Ricotta. L'assessore comunale allo sport aveva sostenuto, martedì scorso, che era stato il segretario generale della Camera di commercio Massimo Taschini, durante due riunioni del comitato promotore di Pescara Città dello sport, di maggio e ottobre 2011, a negare l'accesso agli atti ai consiglieri dell'opposizione. Per avvalorare la sua tesi aveva fornito addirittura uno stralcio dei verbali delle due riunioni coperti parzialmente da omissis. Ma ieri l'ente camerale ha rotto il silenzio per respingere le accuse dell'assessore allo sport, nonché vice presidente del comitato promotore Nicola Ricotta.
«BASTA ACCUSE». Ecco cosa dice l'ente guidato da Daniele Becci. «La Camera di commercio», si legge, «non potendo fungere da scudo ad alcuna delle posizioni assunte, è oggi costretta a far conoscere il proprio pensiero, evidenziando quanto nulla osti a che siano rese note le modalità e le finalità dei contributi concessi dai diversi enti per conseguire il riconoscimento». Il riferimento è alla valanga di contributi versata dai vari enti al comitato promotore di Pescara 2012, senza far conoscere le finalità di questi finanziamenti pubblici. Il Comune ha versato finora 110.000 euro, la Provincia 10.000, la Camera di commercio 30.000 e il Coni 77.000 sottoforma di servizi. «Convincimento rafforzato», prosegue la Camera di commercio, «dal successo ottenuto e dalla positiva immagine che Pescara ha potuto offrire, grazie agli eventi che il riconoscimento ha consentito di organizzare. E' evidente che, senza l'impegno di tutte le forze in campo, non si sarebbe disputata a Pescara una partita ufficiale della Nazionale di calcio e non ci sarebbero state la manifestazione dell'Iron man ed altre. In sostanza, non si sarebbe promossa l'immagine di Pescara, città capace di supportare importanti eventi sportivi e di soddisfare richieste di accoglienza significativamente importanti».
«MOSTREREMO LE CARTE». Da qui, l'attacco all'amministrazione di Albore Mascia che non ha mai voluto consegnare documenti e ricevute dei pagamenti, richiesti più volte da Idv e Fli. Stesso discorso per la Provincia guidata da Guerino Testa. «Sulla base di queste premesse», dice l'ente camerale, «non si comprende quale difficoltà possa incontrare un'amministrazione accorta nel far conoscere all'opinione pubblica come siano stati investiti i soldi sulla città, offrendo conto delle spese sostenute ma anche dei benefici conseguiti».
E ancora: «Di fronte alla sterile polemica procurata, la Camera di commercio ribadisce, anche oggi, la propria piena disponibilità a che siano resi noti le ragioni, i giustificativi e le modalità di spesa dei finanziamenti stanziati, essendo essa stessa nella necessità di offrire ai propri organi di controllo contabile ed amministrativo la rendicontazione dell'iniziativa».
L'ente conclude così: «Per tale ragione, laddove i dati non vengano resi disponibili a tutti e nell'immediato, quale componente del comitato, non esiterà a chiedere, direttamente a quanti hanno gestito i fondi, l'integrale rendiconto rendendolo conseguentemente pubblico attraverso i propri uffici e ponendo così fine ad una disputa che chiaramente ha perso di vista le necessità attuali della città e le reali problematiche».
SILENZIO DEL COMUNE. Dall'amministrazione comunale non sono arrivate repliche. Le dichiarazioni rilasciate da Ricotta martedì scorso hanno però aperto uno scontro istituzionale dagli esiti incerti. «Nella riunione del 10 maggio 2011», aveva riferito Ricotta, «il segretario generale della Camera di commercio Taschini, di fronte alle richieste di accesso agli atti del consigliere dell'Idv Adelchi Sulpizio, ha dichiarato che l'ente camerale solitamente mette a disposizione dei richiedenti tutto quanto richiesto, perché ne prendano visione, ad eccezione di ciò che è coperto dalla privacy, cioè anche le singole fatture emesse dai privati».
FATTURE TOP SECRET. Come sono stati spesi i 227.000 euro versati finora dai quattro enti pubblici che fanno parte del comitato promotore? E' la domanda che si continuano a fare da mesi i consiglieri dell'opposizione senza ottenere risposte. Sono stati presentati due esposti in procura e sono state raccolte le firme in Comune per richiedere la costituzione di una commissione d'indagine, ma la situazione non è cambiata. La prossima settimana dovrebbe tornare a riunirsi il comitato promotore e in quella sede dovrebbe essere affrontata di nuovo la questione se rendere noti o meno documenti e fatture delle spese sostenute fino ad oggi.
Si conosce soltanto l'entità dei contributi versati, non le uscite. L'unico documento diffuso finora è un rendiconto del 2010 di una sola pagina del comitato, consegnato al capogruppo dell'Idv Sulpizio. I cittadini non sanno, invece, quanti soldi siano stati spesi per la visita di tre giorni della commissione Aces a Pescara, nel novembre 2010, per esaminare lo stato degli impianti sportivi in vista del conferimento del titolo di Città dello sport, e per la cena in gran gala organizzata nella sala consiliare del Comune con lo spettacolo della ginnasta D'Ottavio.
«BASTA ACCUSE». Ecco cosa dice l'ente guidato da Daniele Becci. «La Camera di commercio», si legge, «non potendo fungere da scudo ad alcuna delle posizioni assunte, è oggi costretta a far conoscere il proprio pensiero, evidenziando quanto nulla osti a che siano rese note le modalità e le finalità dei contributi concessi dai diversi enti per conseguire il riconoscimento». Il riferimento è alla valanga di contributi versata dai vari enti al comitato promotore di Pescara 2012, senza far conoscere le finalità di questi finanziamenti pubblici. Il Comune ha versato finora 110.000 euro, la Provincia 10.000, la Camera di commercio 30.000 e il Coni 77.000 sottoforma di servizi. «Convincimento rafforzato», prosegue la Camera di commercio, «dal successo ottenuto e dalla positiva immagine che Pescara ha potuto offrire, grazie agli eventi che il riconoscimento ha consentito di organizzare. E' evidente che, senza l'impegno di tutte le forze in campo, non si sarebbe disputata a Pescara una partita ufficiale della Nazionale di calcio e non ci sarebbero state la manifestazione dell'Iron man ed altre. In sostanza, non si sarebbe promossa l'immagine di Pescara, città capace di supportare importanti eventi sportivi e di soddisfare richieste di accoglienza significativamente importanti».
«MOSTREREMO LE CARTE». Da qui, l'attacco all'amministrazione di Albore Mascia che non ha mai voluto consegnare documenti e ricevute dei pagamenti, richiesti più volte da Idv e Fli. Stesso discorso per la Provincia guidata da Guerino Testa. «Sulla base di queste premesse», dice l'ente camerale, «non si comprende quale difficoltà possa incontrare un'amministrazione accorta nel far conoscere all'opinione pubblica come siano stati investiti i soldi sulla città, offrendo conto delle spese sostenute ma anche dei benefici conseguiti».
E ancora: «Di fronte alla sterile polemica procurata, la Camera di commercio ribadisce, anche oggi, la propria piena disponibilità a che siano resi noti le ragioni, i giustificativi e le modalità di spesa dei finanziamenti stanziati, essendo essa stessa nella necessità di offrire ai propri organi di controllo contabile ed amministrativo la rendicontazione dell'iniziativa».
L'ente conclude così: «Per tale ragione, laddove i dati non vengano resi disponibili a tutti e nell'immediato, quale componente del comitato, non esiterà a chiedere, direttamente a quanti hanno gestito i fondi, l'integrale rendiconto rendendolo conseguentemente pubblico attraverso i propri uffici e ponendo così fine ad una disputa che chiaramente ha perso di vista le necessità attuali della città e le reali problematiche».
SILENZIO DEL COMUNE. Dall'amministrazione comunale non sono arrivate repliche. Le dichiarazioni rilasciate da Ricotta martedì scorso hanno però aperto uno scontro istituzionale dagli esiti incerti. «Nella riunione del 10 maggio 2011», aveva riferito Ricotta, «il segretario generale della Camera di commercio Taschini, di fronte alle richieste di accesso agli atti del consigliere dell'Idv Adelchi Sulpizio, ha dichiarato che l'ente camerale solitamente mette a disposizione dei richiedenti tutto quanto richiesto, perché ne prendano visione, ad eccezione di ciò che è coperto dalla privacy, cioè anche le singole fatture emesse dai privati».
FATTURE TOP SECRET. Come sono stati spesi i 227.000 euro versati finora dai quattro enti pubblici che fanno parte del comitato promotore? E' la domanda che si continuano a fare da mesi i consiglieri dell'opposizione senza ottenere risposte. Sono stati presentati due esposti in procura e sono state raccolte le firme in Comune per richiedere la costituzione di una commissione d'indagine, ma la situazione non è cambiata. La prossima settimana dovrebbe tornare a riunirsi il comitato promotore e in quella sede dovrebbe essere affrontata di nuovo la questione se rendere noti o meno documenti e fatture delle spese sostenute fino ad oggi.
Si conosce soltanto l'entità dei contributi versati, non le uscite. L'unico documento diffuso finora è un rendiconto del 2010 di una sola pagina del comitato, consegnato al capogruppo dell'Idv Sulpizio. I cittadini non sanno, invece, quanti soldi siano stati spesi per la visita di tre giorni della commissione Aces a Pescara, nel novembre 2010, per esaminare lo stato degli impianti sportivi in vista del conferimento del titolo di Città dello sport, e per la cena in gran gala organizzata nella sala consiliare del Comune con lo spettacolo della ginnasta D'Ottavio.
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