Pescara, hotel e negozi sulla riviera di Porta Nuova
Accanto all'ex Cofa tre edifici di 7 piani, ecco il progetto di Mammarella e Milia. Protestano Rifodazione comunista e Masci di Pescra futura: a rischio il futuro urbanistico della zona
PESCARA. Negozi, uffici, parcheggi e un grande albergo a pochi metri dal mare. Ventimila metri cubi di cemento destinati a ricoprire una delle aree più belle del lungomare di Porta Nuova, tra il porto turistico e l'ex Cofa. Il progetto, presentato dalla società Pescaraporto dei costruttori Mammarella e della famiglia Milia e già approvato dalla commissione Edilizia del Comune, grazie al Decreto sviluppo del governo Monti che consente di bypassare i piani particolareggiati degli enti locali, ha scatenato nei giorni scorsi le proteste del consigliere di Rifondazione comunista Acerbo e del leader di Pescara futura Masci, entrambi preoccupati per il futuro urbanistico di quella zona. Ora altri privati potrebbero fare lo stesso.
Il Piano particolareggiato 2, che l'amministrazione comunale avrebbe dovuto presentare già da diversi anni per dare ordine alla futura riqualificazione urbanistica dell'area golenale e portuale di Porta Nuova, rischia di essere stravolto. E lo stesso potrebbe accadere al progetto della Camera di commercio, che ha acquistato l'ex Cofa per realizzare un centro di esposizione e un grande albergo a servizio del vicino porto turistico. In molti sanno che è stato presentato un progetto, ma in pochi ne conoscono il contenuto. Il Centro è in grado di rivelarne i dettagli.
QUAL E' L'AREA. E' il terreno dell'ex azienda Edison quello interessato al maxi intervento edilizio dal costo di alcuni milioni di euro. Confina con il porto turistico, l'ex mercato ortofrutticolo e il lungomare di Porta Nuova. Ha una superficie di 9.800 metri quadrati, cioè quasi un ettaro. Ora quell'area si trova in uno stato di abbandono: ci sono due vecchi capannoni, un piccolo fabbricato e una palazzina in disuso. La copertura è in amianto.
ALBERGO E NEGOZI. Il progetto di Pescaraporto prevede la realizzazione di tre fabbricati con un'altezza massima di 21,50 metri, cioè sette piani. Il primo dovrebbe sorgere nelle immediate vicinanze del lungomare Papa Giovanni XXIII. Avrà una destinazione d'uso commerciale e sarà ripartito in 18 negozi, per un totale di 8.549 metri cubi. L'andamento curvilineo dell'immobile consentirà di ricavare spazi per la sosta con alberi e arredi urbani. A ridosso di questo edificio sono previsti due fabbricati simmetrici, anche questi curvilinei di sette piani. Uno di questi avrà destinazione d'uso direzionale, cioè uffici e un volume di 5.973 metri quadrati. Al piano terra ci saranno le autorimesse e l'ingresso principale per accedere agli uffici ai piani superiori. E' previsto anche un piano interrato destinato a parcheggi. L'ultimo edificio, identico al secondo, diventerà un albergo di 5.984 metri cubi. Al piano terra, ci saranno la hall e un bar-caffetteria, mentre ai piani superiori le stanze e i servizi. I posti auto verranno ricavati nel piano interrato.
PARCHEGGI. Sono centinaia i posti auto previsti nel progetto. Vengono indicati parcheggi esterni ad uso pubblico su 2.159 metri quadrati. Poi alcuni pertinenziali esterni su 475 metri quadrati, garage interni su 228, parcheggi interrati dell'albergo su 838 e quelli interrati degli uffici su 1.180. La superficie totale per la sosta sarà di 2.723 metri quadrati.
CHI C'E' DIETRO. Pescaraporto è una società a responsabilità limitata con un capitale sociale di 10.000 euro. La sede legale è a Pescara, in viale Primo Vere. La stessa strada dove si trovano le due società che risultano socie della srl. Si tratta di Viana, di cui sono azionisti due costruttori di Francavilla, Andrea e Luca Mammarella e Uropa, di cui risulterebbe socia la famiglia Milia, del noto avvocato difensore dell'ex sindaco D'Alfonso.
PROGETTO SOTTO ESAME. Manca un solo passaggio per dare il via libera a questo maxi intervento. La commissione Edilizia del Comune ha già dato parere positivo e ora si attende il verdetto degli uffici competenti. Se dovesse essere favorevole, il dirigente all'urbanistica Amedeo D'Aurelio dovrà rilasciare i permessi edilizi.
Il Piano particolareggiato 2, che l'amministrazione comunale avrebbe dovuto presentare già da diversi anni per dare ordine alla futura riqualificazione urbanistica dell'area golenale e portuale di Porta Nuova, rischia di essere stravolto. E lo stesso potrebbe accadere al progetto della Camera di commercio, che ha acquistato l'ex Cofa per realizzare un centro di esposizione e un grande albergo a servizio del vicino porto turistico. In molti sanno che è stato presentato un progetto, ma in pochi ne conoscono il contenuto. Il Centro è in grado di rivelarne i dettagli.
QUAL E' L'AREA. E' il terreno dell'ex azienda Edison quello interessato al maxi intervento edilizio dal costo di alcuni milioni di euro. Confina con il porto turistico, l'ex mercato ortofrutticolo e il lungomare di Porta Nuova. Ha una superficie di 9.800 metri quadrati, cioè quasi un ettaro. Ora quell'area si trova in uno stato di abbandono: ci sono due vecchi capannoni, un piccolo fabbricato e una palazzina in disuso. La copertura è in amianto.
ALBERGO E NEGOZI. Il progetto di Pescaraporto prevede la realizzazione di tre fabbricati con un'altezza massima di 21,50 metri, cioè sette piani. Il primo dovrebbe sorgere nelle immediate vicinanze del lungomare Papa Giovanni XXIII. Avrà una destinazione d'uso commerciale e sarà ripartito in 18 negozi, per un totale di 8.549 metri cubi. L'andamento curvilineo dell'immobile consentirà di ricavare spazi per la sosta con alberi e arredi urbani. A ridosso di questo edificio sono previsti due fabbricati simmetrici, anche questi curvilinei di sette piani. Uno di questi avrà destinazione d'uso direzionale, cioè uffici e un volume di 5.973 metri quadrati. Al piano terra ci saranno le autorimesse e l'ingresso principale per accedere agli uffici ai piani superiori. E' previsto anche un piano interrato destinato a parcheggi. L'ultimo edificio, identico al secondo, diventerà un albergo di 5.984 metri cubi. Al piano terra, ci saranno la hall e un bar-caffetteria, mentre ai piani superiori le stanze e i servizi. I posti auto verranno ricavati nel piano interrato.
PARCHEGGI. Sono centinaia i posti auto previsti nel progetto. Vengono indicati parcheggi esterni ad uso pubblico su 2.159 metri quadrati. Poi alcuni pertinenziali esterni su 475 metri quadrati, garage interni su 228, parcheggi interrati dell'albergo su 838 e quelli interrati degli uffici su 1.180. La superficie totale per la sosta sarà di 2.723 metri quadrati.
CHI C'E' DIETRO. Pescaraporto è una società a responsabilità limitata con un capitale sociale di 10.000 euro. La sede legale è a Pescara, in viale Primo Vere. La stessa strada dove si trovano le due società che risultano socie della srl. Si tratta di Viana, di cui sono azionisti due costruttori di Francavilla, Andrea e Luca Mammarella e Uropa, di cui risulterebbe socia la famiglia Milia, del noto avvocato difensore dell'ex sindaco D'Alfonso.
PROGETTO SOTTO ESAME. Manca un solo passaggio per dare il via libera a questo maxi intervento. La commissione Edilizia del Comune ha già dato parere positivo e ora si attende il verdetto degli uffici competenti. Se dovesse essere favorevole, il dirigente all'urbanistica Amedeo D'Aurelio dovrà rilasciare i permessi edilizi.
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