Pescara; lavoratori in nero a 3,15 euro l'ora, mentre gli imprenditori truffavano 800mila euro
Azienda del volantinaggio nel mirino della Finanza, scattano tre denunce e il sequestro di 310mila euro
PESCARA. I lavoratori venvano pagati 3,15 euro all'ora e "in nero", loro, tre imprenditori locali, pensavano nel frattempo come arricchirsi truffando 800mila euro al Fisco. Sono per questo stati denunciati dalla guardia di finanza che al termine delle indagini ha anche sequestrato 310mila euro e applicato la misura cautelare del divieto di esercitare funzioni direttive delle persone giuridiche e delle imprese per la durata di un anno, nei confronti dei due titolari delle società coinvolte. L'accusa è di aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti.
L'mpresa operava nel settore del volantinaggio e secondo la Finanza, aveva ideato un sofisticato sistema di false fatturazioni, agevolato da due ulteriori società “cartiere” compiacenti.
Dalle indagini è emerso come l’impresa di distribuzione dei volantini si sia avvalsa per anni di lavoratori “in nero”, retribuiti con un compenso di 3,15 euro/l’ora ed attinti dalle fasce sociali più deboli, simulando la concessione in appalto dei servizi alle imprese compiacenti, le quali fatturavano corrispettivi inesistenti senza versare alcuna imposta. I lavoratori sono stati lasciati senza coperture previdenziali, assistenziali ed assicurative: oltre 200mila euro di imponibile alle competenze dell’Inps e Inail