Pescara, notte da incubo nel porto canale: pescherecci bloccati dal fango / VIDEO
Tre ore di manovre per "liberarsi" e prendere il mare. Torna l'allarme fondale. La Capitaneria indica Ortona come secondo approdo: "Dragaggio necessario, ma prima occorre fare spazio per la nuova sabbia"
PESCARA. E' stata un'avventura quella vissuta questa notte dai pescatori della marineria di Pescara, per uscire dal porto canale. Le barche si sono arenate a causa del fondo molto basso e hanno dovuto manovrare per oltre tre ore prima di riuscire a "scastrarsi" e prendere il finalmente il mare. La Guardia costiera ha seguito le operazioni. Alla fine, prendendo atto della pericolosità della situazione e degli scarsi margini di sicurezza, ha indicato il porto di Ortona come secondo approdo per quante imbarcazioni dovessero tornare a Pescara.
GUARDA IL VIDEO
Nel frattempo il comandante della Direzione Marittima Abruzzo e Molise, Donato De Carolis, ha ricevuto i rappresentanti dei pescatori e il delegato regionale Enzo Del Vecchio, e sostenuto che occorre un dragaggio di emergenza del porto canale. Le manovre di disincagliamento da parte della marineria sono terminate solo alle 5 di mattina. La motovedetta della guardia costiera ha girato intorno alle imbarcazioni cercando di smuovere la sabbia e creare le onde. In questo modo i pescherecci potevano sollevarsi e nel contempo far girare i motori per liberarsi dal fango. Tentativi ripetuti più volte e seguiti dalla banchina da altri marinai e armatori fra i quali Mimmo Grosso, uno dei rappresentanti della marineria. A Rete8 il comandante De Carolis ha riconosciuto le ragioni dei pescatori: “Occorre un dragaggio di emergenza e bisognerebbe anche svuotare al più presto la vasca di colmata, in modo da potervi sistemare le nuove sabbie, una volta prelevate all’ingresso del canale. Al momento la situazione è stata aggravata sia dal maltempo che dal fatto che i lavori per il nuovo porto non sono ancora terminati: è come lasciare aperte tutte le finestre di casa, da qualche parte la polvere (le sabbie provenienti dal fiume) si accumula”.