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Pescara, rimpasto in giunta: il sindaco chiede aiuto al vescovo

Alessandrini contatta Valentinetti, tra i papabili figurano Stefano Civitarese e Nicoletta Verì. Il docente conferma: «Ho ricevuto una proposta di far parte della giunta, non è escluso che possa accettare. Darò una risposta al sindaco nel giro di qualche giorno»

PESCARA. Più si avvicina la scadenza per annunciare la nuova giunta e più si ingarbuglia la matassa e sorgono nuovi problemi. Quello che doveva essere un rimpasto rapido rischia di rivelarsi una montagna da scalare. Ieri sera, Alessandrini ha svolto nell’ennesimo giro di consultazioni e l’impressione registrata da alcuni consiglieri è stata quella che il rimpasto è ancora in alto mare.

Sono venuti fuori alcuni nomi di assessori papabili, come quelli dell’avvocato e docente di Diritto amministrativo Stefano Matteucci Civitarese, dell’ex dirigente pubblico Loredana Scotolati e ora anche quelli dell’ex consigliere regionale di Forza Italia Nicoletta Verì e dell’ex funzionaria comunale e sindacalista Rosa Toritto. Intanto, si è scoperto che il sindaco non ha ancora firmato l’atto per revocare le deleghe ai suoi assessori.

Contattato anche il vescovo. L’incertezza regna sovrana e la conferma arriva dalle indiscrezioni circolate ieri. Fonti bene informate della maggioranza hanno raccontato che il primo cittadino avrebbe contattato addirittura l’arcivescovo Tommaso Valentinetti per chiedergli un consiglio su possibili candidati per la giunta in grado di occuparsi delle politiche sociali. Valentinetti, sentito dal Centro, non ha confermato e né smentito la notizia.

Fatto sta che dalla riunione, secondo sempre le indiscrezioni, sarebbero emerse due possibili candidate, l’ex consigliere regionale, in passato di Forza Italia, Nicoletta Verì e l’ex funzionaria del Comune esperta di politiche sociali Rosa Toritto. La delega alle politiche sociali, eventualmente, verrebbe ceduta dall’assessore Giuliano Diodati.

In corsa anche Civitarese. Tra i papabili per la giunta rinnovata spunta un nome di prestigio. Si tratta dell’avvocato e professore di Diritto amministrativo del dipartimento di Scienze giuridiche sociali dell’università D’Annunzio Stefano Matteucci Civitarese. «Ho ricevuto una proposta di far parte della giunta», ha confermato il docente, «non è escluso che possa accettare, ma non è nemmeno probabile. Darò una risposta al sindaco nel giro di qualche giorno». Ma l’ipotesi, circolata già da alcuni mesi, di un ingresso dell’ex dirigente all’Urbanistica della Provincia e del Comune di Pianella Loredana Scotolati non sembra ancora tramontata. C’è chi sostiene che Alessandrini sia intenzionato a far entrare entrambi, affidando a Civitarese la delega all’urbanistica e alla Scotolati quella dell’edilizia. Da quanto risulta sarebbe stata contattata anche la presidente dell’Ordine degli architetti Laura Antosa.

Quattro assessori a rischio. A questo punto non sarebbero più due, ma quattro gli assessori da cambiare. Ai nomi già noti di Sandra Santavenere e di Veronica Teodoro, si aggiungerebbero anche un uomo e un’altra donna. E qui nasce il dilemma. C’è chi ipotizza l’uscita di Giuliano Diodati e chi quella di Adelchi Sulpizio. Ma quest’ultimo ha ricevuto anche di recente gli apprezzamenti del sindaco per il lavoro svolto come assessore al bilancio e ai tributi. Deleghe pesanti difficili affidare ad altri. Nel mirino ci sarebbe anche l’assessore al verde Laura Di Pietro.

L’incontro con i consiglieri. Il fronte della maggioranza si è diviso sul rimpasto. Dall’incontro di ieri tra Alessandrini e i consiglieri sono emerse due posizioni distinte. C’è chi appare contrario ai cambiamenti in giunta e chi invece rilancia la proposta di un rimpasto più ampio di quello ipotizzato dal sindaco per rafforzare l’amministrazione comunale. Insomma, un cambio di passo che, secondo alcuni, dovrebbe coinvolgere anche il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli. Più di un consigliere, infatti, vorrebbe farlo entrare in giunta, coinvolgendo in questa operazione anche gli ex esponenti del Nuovo centrodestra. Ma Blasioli ha già detto un secco no.

L’incontro ha fatto riemergere anche vecchi dissapori nel Pd. Qualcuno avrebbe persino richiesto di ridimensionare il potere dell’assessore Enzo Del Vecchio togliendogli l’incarico di vice sindaco.

Il consigliere dei Liberali, invece, ha insistito sul fatto di sostituire, eventualmente, prima gli assessori non eletti, ossia la Teodoro e la Di Pietro.

In serata, al termine di una riunione di giunta, il sindaco ha ricevuto Gianni Teodoro, il papà di Veronica. Si è presentato accompagnato dal fratello Piernicola, dal consigliere Massimiliano Pignoli e dall’avvocato Fabio Di Paolo.

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