l'incontro
Pescara, taglio alberi con la supervisione di ambientalisti e Forestale
Accordo al tavolo tecnico con la Soprintendenza: oggi le prime verifiche. E Pratesi scrive al sindaco: «Sono i pini di D'Annunzio, serve ulteriore riflessione»
PESCARA. Si è deciso di procedere al taglio degli alberi «definitivamente e chiaramente compromessi». E alla Forestale verrà chiesta dal Comune, ufficialmente, una «verifica più approfondita» della stabilità delle alberature di via Scarfoglio e viale Kennedy ritenute a rischio. Già questa mattina le alberature irrimediabilmente a rischio verranno controllate da tecnici comunali e rappresentanti delle associazioni ambientaliste, in modo che l'amministrazione possa far procedere la ditta incaricata ai tagli indicati dalla relazione fitostatica dell'agronomo Massimo Rabottini. La decisione – che sembra accogliere il nuovo invito a «una ulteriore riflessione prima di procedere con gli abbattimenti» arrivato stavolta dal presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi – è la conclusione cui è giunto il tavolo chiesto al Comune dalla Soprintendenza all'Archeologia, Beni artistici e Paesaggio d'Abruzzo e riunito nel pomeriggio di ieri, cui hanno partecipato, oltre al soprintendente Francesco Di Gennaro, al sindaco Marco Alessandrini, all'assessore al Verde Laura Di Pietro, i vertici di vigili del fuoco, dell'ordine degli agronomi e del comando provinciale del corpo forestale dello Stato e i rappresentanti del movimento Salviamo gli alberi.
Sulla necessità di risolvere il problema degli alberi malati e pericolosi ha battuto, nel corso dell’incontro, il nuovo comandante dei vigili del fuoco Vincenzo Palano, che al riguardo ha ricordato il numero degli interventi fatti dai pompieri sulle alberature: nel 2015 sono stati 151, nel 2016, invece sono 169 gli interventi «in condizioni di estrema urgenza» sugli alberi della città, rimarcando la necessità di un'indagine per agire in modo preventivo.
«Ringrazio la Soprintendenza per la disponibilità ad affrontare la situazione convocando ad un tavolo istituzionale e operativo tutte le parti in causa», ha detto il sindaco Marco Alessandrini. «Il dato è che un organismo terzo, qual è la Forestale svolgerà ogni controllo ulteriore sulle alberature definite a rischio. Nel frattempo la questione pericolosità permane e sarà affrontata già domani (oggi ndr), con i nostri tecnici e direttamente con gli ambientalisti, che abbiamo chiamato a fare un sopralluogo per stabilire le alberature su cui sarà possibile procedere da subito con i tagli».
«Sono contenta di quanto emerso dal tavolo», così l'assessore al Verde pubblico Laura Di Pietro, «perché si è finalmente riusciti a instaurare un dialogo sicuramente costruttivo e a trovare un punto di incontro, che auspichiamo possa conciliare le esigenze di tutela della pubblica incolumità, con quelle di tutela degli esemplari ritenuti storici/identitari o di particolare valore affettivo». Dialogo e approfondimenti dunque, come chiesto tra gli altri da Pratesi in una lettera inviata al primo cittadino. «Il Comune di Pescara sta cancellando peculiarità architettoniche, storiche e ambientali che di fatto hanno positivamente caratterizzato la città da decenni», scrive il veterano degli ambientalisti. «Davvero la sua amministrazione vuole rendersi responsabile di un tale gesto? Ci ripensi, caro sindaco. La rappresentanza locale del Wwf», aggiunge, « mi segnala che persino i pini cantati da d'Annunzio stanno per essere tagliati. Ci rendiamo conto della necessità di intervenire sugli alberi qualora vi siano situazioni di pericolo, ma nel caso specifico gli elementi raccolti fino ad oggi impongono un'ulteriore riflessione e un necessario approfondimento».
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