Pescara, vice presidenza all'Idv: Fiorilli si dimette

Di Nisio (Idv) prevale su Caroli (Pf): il vice sindaco rimette la delega, Mascia in difficoltà

PESCARA. Il vicesindaco Berardino Fiorilli ha rassegnato le dimissioni dall’incarico. Sì è conclusa così la convulsa giornata politica andata in scena ieri in consiglio comunale, che doveva eleggere il vicepresidente vicario in sostituzione di Gianni Santilli. A provocare la decisione del vicesindaco di Pescara Futura è stata l’elezione di Fausto Di Nisio dell’Idv che ha avuto la meglio sul candidato della maggioranza Adele Caroli (indipendente, ma federata con Pescara Futura) grazie a 20 voti contro 17. L’esponente dell’opposizione ha ricevuto le preferenze anche di sette consiglieri che appoggiano la giunta Mascia.

Che per il centrodestra non sarebbe stata una mattinata tranquilla, si è compreso fin da subito, quando l’altro candidato della maggioranza alla corsa per la vice presidenza, Renato Ranieri del Pdl, rinunciando alla candidatura ha parlato di «situazione vergognosa». Non a caso anche la votazione interna alla maggioranza ha visto solo 14 preferenze per la Caroli, tre per Ranieri, tre schede nulle e altrettante bianche. Questa prima votazione è stata solo il preludio alla successiva debacle della maggioranza e, in particolar modo del Pdl, che ha visto passare ben sette voti dalla Caroli a Di Nisio.

Immediatamente è scattata una riunione tra Carlo Masci, leader di Pescara Futura e Lorenzo Sospiri, coordinatore provinciale del Pdl, con il primo che ha accusato il secondo di non essere stato in grado di far mantenere al suo partito la parola data nel corso dei tavoli politici, dai quali, almeno per ora il movimento civico esce, come spiega lo stesso Masci: «Noi ci siamo sempre comportati seriamente, rispettando quelle che sono le indicazioni emerse durante le tante riunioni. Evidentemente qualcuno non si comporta allo stesso modo e non si rende nemmeno conto della gravità di quello che è accaduto oggi (ieri per chi legge, ndr)».

La motivazione alle dimissioni, data da Fiorilli, spiega ulteriormente quale sia l’intenzione di Pescara Futura: «Quanto accaduto in sala consiliare richiede l’avvio di un chiarimento. Per tale ragione, esclusivamente per senso di responsabilità, ho rimesso la delega di vicesindaco, affinché con un confronto serrato all’interno del partito, peraltro già richiesto dal coordinatore cittadino Federica Chiavaroli, si possa verificare la credibilità degli accordi stretti all’interno della maggioranza di governo».

Ranieri spiega invece come tale situazione si sarebbe potuta evitare: «La scelta della Caroli non era condivisa, e questo lo sapevano tutti, avrebbe fatto meglio a ritirarsi. Spero che questo serva per iniziare a fare discorsi seri».

Appare evidente che quanto accaduto sia uno strascico del recente congresso provinciale del Pdl, dove quasi la metà del partito mostra di non apprezza la gestione del coordinatore Sospiri, che però ridimensiona l’accaduto: «La candidatura della Caroli era molto difficile, con ostacoli che attengono al privato e che sicuramente nulla hanno a che vedere con la tenuta della maggioranza di governo. Al posto dei consiglieri d’opposizione, che in un giubilo di felicità urlavano, dai loro banchi, rivolti al centro- destra, a casa, consiglierei di moderare i toni, di non organizzare celebrazioni». Sulla stessa linea il capogruppo del Pdl Armando Foschi: «Non siamo dinanzi a una catastrofe, ma al massimo a un raffredore. Maldipancia e personalismi hanno prevalso, ma non è certo questo l’episodio che genererà una crisi politica e anche le di Fiorilli sono certo che rientreranno».
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