Pescara, vince il jackpot ma il sistema va in tiltscoppia la rissa per il mancato pagamento
Lite al Punto Snai di via Colonna: scommettitore centra il jackpot da 500 mila euro ma il sistema informatico si blocca e il pagamento viene sospeso. Il giocatore protesta: "Se non mi pagano chiamo un avvocato". Interviene la Finanza
PESCARA. Dura una manciata di secondi il sogno di portare a casa mezzo milione di euro e cambiare per sempre una vita fatta di stenti, bollette e conti da far quadrare alla fine del mese. Ieri pomeriggio, poco prima delle 16, a un cliente del Punto Snai di via Vittoria Colonna gli si riempiono gli occhi di lacrime quando, sullo schermo della macchinetta dove aveva inserito una monetina da 50 centesimi, compare la scritta: "Hai vinto il jackpot". In pochi attimi, però, la gioia per la vincita inattesa si trasforma in un'amara beffa del destino.
A rovinare la festa è una falla nel sistema informatico centrale, che manda in blocco tutti gli apparecchi collegati in rete al server delle videolotterie del gruppo Barcrest. La macchinetta dove l'uomo stava giocando butta fuori un biglietto con l'importo esatto della vincita: 494mila 85 euro e 60 centesimi. Ma, nella parte alta del tagliandino, compare anche la precisazione: "Transazione non confermata da procedura di controllo". Il timore si trasforma immediatamente in terrore e lo scommettitore inizia a cercare rassicurazioni dai dipendenti della sala scommesse di via Vittoria Colonna. Ma né gli addetti alle macchinette e né il titolare del Punto Snai Umberto Di Nenno sanno cosa rispondere al cliente visibilmente scosso. Una voce inzia a serpeggiare tra gli scommettitori: «Hanno sbagliato, c'è stato un errore e non pagheranno». La rabbia degli altri clienti cresce di minuto in minuto e si combina con la solidarietà nei confronti dell'uomo beffato. Nella sala scommesse si agitano, urlano e ognuno sventola il suo biglietto. «È un'ingiustizia, in questo modo le persone oneste vanno in rovina», alza la voce Alessandro Corona, un amico dello sfortunato cliente del Punto Snai.
Alle 16,30 in punto arrivano due finanzieri, che controllano le nove videolotterie del locale andate in corto circuito e raccolgono tutte le testimonianze del caso. Gli accertamenti vanno avanti per un'ora e mezza, mentre all'esterno dell'esercizio commerciale di Porta Nuova si forma una calca di curiosi: ognuno dà la sua versione e le dicerie si rincorrono. In un primo momento si diffonde la voce che si sarebbero registrate vincite in contemporanea in tutto l'Abruzzo, ma la notizia non viene confermata. Solo dopo le 18, a testa bassa, fa capolino lo scommettitore deluso. «Mi sento truffato», ammette a mezza bocca mentre cerca di sfuggire alla folla, «ho sempre giocato regolarmente e questo è il risultato. Una volta tanto che vinco qualcosa la Snai mi sospende il pagamento. Cosa farò? Sicuramente agirò per vie legali e chiederò il risarcimento dei danni morali e materiali. In quel momento avrei potuto avere un malore e, anzi, sono sorpreso che sono ancora in piedi». A voler tirare le somme della giornata c'è l'amara considerazione dello scommettitore: «Non credo che giocherò più in vita mia. Dopo questo brutto episodio nutro forti dubbi sulla regolarità di tutti i tornei e le scommesse».
A rovinare la festa è una falla nel sistema informatico centrale, che manda in blocco tutti gli apparecchi collegati in rete al server delle videolotterie del gruppo Barcrest. La macchinetta dove l'uomo stava giocando butta fuori un biglietto con l'importo esatto della vincita: 494mila 85 euro e 60 centesimi. Ma, nella parte alta del tagliandino, compare anche la precisazione: "Transazione non confermata da procedura di controllo". Il timore si trasforma immediatamente in terrore e lo scommettitore inizia a cercare rassicurazioni dai dipendenti della sala scommesse di via Vittoria Colonna. Ma né gli addetti alle macchinette e né il titolare del Punto Snai Umberto Di Nenno sanno cosa rispondere al cliente visibilmente scosso. Una voce inzia a serpeggiare tra gli scommettitori: «Hanno sbagliato, c'è stato un errore e non pagheranno». La rabbia degli altri clienti cresce di minuto in minuto e si combina con la solidarietà nei confronti dell'uomo beffato. Nella sala scommesse si agitano, urlano e ognuno sventola il suo biglietto. «È un'ingiustizia, in questo modo le persone oneste vanno in rovina», alza la voce Alessandro Corona, un amico dello sfortunato cliente del Punto Snai.
Alle 16,30 in punto arrivano due finanzieri, che controllano le nove videolotterie del locale andate in corto circuito e raccolgono tutte le testimonianze del caso. Gli accertamenti vanno avanti per un'ora e mezza, mentre all'esterno dell'esercizio commerciale di Porta Nuova si forma una calca di curiosi: ognuno dà la sua versione e le dicerie si rincorrono. In un primo momento si diffonde la voce che si sarebbero registrate vincite in contemporanea in tutto l'Abruzzo, ma la notizia non viene confermata. Solo dopo le 18, a testa bassa, fa capolino lo scommettitore deluso. «Mi sento truffato», ammette a mezza bocca mentre cerca di sfuggire alla folla, «ho sempre giocato regolarmente e questo è il risultato. Una volta tanto che vinco qualcosa la Snai mi sospende il pagamento. Cosa farò? Sicuramente agirò per vie legali e chiederò il risarcimento dei danni morali e materiali. In quel momento avrei potuto avere un malore e, anzi, sono sorpreso che sono ancora in piedi». A voler tirare le somme della giornata c'è l'amara considerazione dello scommettitore: «Non credo che giocherò più in vita mia. Dopo questo brutto episodio nutro forti dubbi sulla regolarità di tutti i tornei e le scommesse».
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