PESCARA
Pizzaiolo derubato scrive ai ladri: dormo dentro e sono armato
Via Doria, ladri in azione la notte scorsa. Rubati 150 litri di olio, svuotati tutti i frigo di bottiglie e lattine
PESCARA. Sapevano di trovare le dispense piene, e così è stato. I ladri che hanno svaligiato la Pizzeria del porto, in via Andrea Doria, hanno portato via bevande di ogni genere, tra bottiglie e lattine, e un bel po' di olio, circa 150 litri. Avrebbero rubato anche i televisori, che hanno smontato dalle staffe a cui erano fissati, ma sono stati costretti e lasciarli lì, per poi fuggire via. Il colpo è stato scoperto la mattina successiva dal proprietario dell'attività, Filiberto Di Giovanni, che tutti chiamano Bertino. Trovando il locale in disordine e le tracce - chiarissime - del passaggio dei ladri, è rimasto senza parole.
E così ha deciso di scrivere un messaggio ai malviventi, un cartello che ora campeggia sulla porta del locale, e dice: "Io dormo dentro e sono armato. Non rompete la vetrina". Durante una ricognizione con il figlio Mattia, titolare della pizzeria "Donna Tina", ha ricostruito l'accaduto. Per entrare, racconta, hanno forzato due porte con un cacciavite, e cioè la porta principale e quella di emergenza che viene usata dai fornitori, situata in via Doria.
Avevano delle buste per la spesa, quelle molto resistenti, e ne hanno lasciate alcune dentro la pizzeria, prima di allontanarsi con il bottino. Non hanno trovato soldi - e sarebbe stato difficile il contrario, visto che la pizzeria è chiusa per via dell'emergenza coronavirus - ma hanno preso molto altro. Mancano, infatti, 4/5 scatoloni di olio, ognuno da 20 litri, 50 litri di olio per la frittura e poi bevande a non finire: sono stati svuotati tutti i frigoriferi, che di certo non contenevano poche bottiglie e lattine, visto che la Pizzeria del porto può ospitare 600 persone. La zona dove sono conservati i documenti, vicino alla cassa, è stata messa a soqquadro e tre televisori sono stati smontati dai supporti sui quali erano montati e abbandonati vicino all'ingresso. «Probabilmente, pensavano di tornare in un secondo momento per prenderli, o forse sono stati costretti a fuggire per un motivo che non conosco, magari perché passava qualcuno», dice Di Giovanni. Il senso di insicurezza derivante da questo assalto (denunciato ai carabinieri) è stato grande, ma il noto pizzaiolo si è subito dato da fare: avendo il sistema di videosorveglianza in manutenzione si è blindato dentro, bloccando per bene tutte le porte, e ha deciso di scrivere ai ladri, semmai qualcuno volesse tornare. Ha lasciato il suo messaggio sulla porta, visibile a tutti. E quelle parole scritte con un pennarello nero nascondono le emozioni di tutti coloro che si sentono feriti dalla violenza e dalla prepotenza dei ladri.
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