Polo dell’alta moda: entro giugno Cucinelli inaugura lo stabilimento bis
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Il sindaco Petrucci: «Occasione di rilancio e di rinascita per tutto il territorio». Una volta completati i lavori, la struttura Cucinelli a Penne porterà all’assunzione di altri 250 lavoratori, per 350 unità complessive
PENNE. Avrà vetrate a 360 gradi e uno sguardo privilegiato sul Gran Sasso. Tra maggio e giugno sarà pronto il nuovo stabilimento produttivo Cucinelli nella zona industriale del Ponte di Sant’Antonio di Penne.
Continuano a pieno regime i lavori di realizzazione della nuova fabbrica e di un padiglione mensa ad opera della Simcor Costruzioni Generali srl e della Baraclit spa. Realizzato anche un ampio spazio parcheggio per i dipendenti.
In questo primo anno di attività produttiva a Penne, Cucinelli ha dato lavoro a circa 100 persone, la maggioranza ex sarti Brioni esperti nella realizzazione delle giacche sartoriali. Una produzione che si è tenuta nello stabilimento ammodernato in località Ponte di Sant’Antonio, all’intersezione con lo svincolo per Montebello di Bertona.
Il secondo padiglione produttivo Cucinelli sarà di 5mila metri quadrati, mentre lo stabilimento mensa da 3mila metri quadrati. Una volta completate le strutture, la produzione Cucinelli a Penne porterà all’assunzione di altri 250 lavoratori, per 350 unità complessive. Una boccata d’ossigeno per l’’occupazione dell’area vestina. Oltre al prestigio che l’arrivo di Cucinelli ha portato a Penne, oggi considerata un piccolo regno dell’alta moda, grazie ai due poli industriali di Brioni e Cucinelli, gli effetti positivi dell’arrivo della maison del “re del cachemire” sono stati molteplici.
Nella zona industriale del Ponte di Sant’Antonio, dopo quarant'anni, si è portato a completamento il depuratore. È stata anche ammodernata parte della statale 81, con la realizzazione di una rotatoria all’incrocio e con lo svincolo di Montebello. A caduta, la piena operatività dello stabilimento Cucinelli dovrebbe generare un beneficio all’intero indotto economico locale. Ne beneficeranno bar e ristoranti, attività commerciali e negozio d’abbigliamento. La maggior parte delle persone assunte sono dell'hinterland vestino, dunque giocoforza gli stipendi genereranno ricchezza a Penne e dintorni. Non va sottovalutato, inoltre, la forza di Cucinelli nell’investire sul territorio.
Cucinelli ha già messo a disposizione una cifra importante per l’acquisto del sipario del teatrino comunale del Carmine. «Siamo felici per questa nuova opportunità imprenditoriale che sarà animata sul nostro territorio», osserva il sindaco Gilberto Petrucci.
«Il nostro obiettivo è valorizzare il Polo dell’alta moda vestino, inoltre abbiamo avviato altre interlocuzioni con altre attività aziendali disposte a investire sul territorio. Il gruppo Cucinelli rappresenta un’occasione di rilancio per il settore tessile pennese. Penne avrà benefici importanti in termini occupazionali e sociali. La “bella-fabbrica”, come l’ha definita il cavalier Cucinelli, è l’emblema della rinascita di Penne».
«Per rendere appetibile l’area industriale e artigianale di Ponte Sant’Antonio», conclude il sindaco, «abbiamo messo in esercizio il depuratore, cablato con la fibra i siti produttivi e avviato una concertazione con E-distribuzione e Terna per potenziare l’energia elettrica. Sono fiducioso».