Ponte Nuovo, muro di 3 chilometri contro l’esondazione del fiume

Ditta di Montesilvano vince l’appalto da 1,4 milioni per mettere in sicurezza gli argini all’ex Camuzzi Albore Mascia e Sospiri: «Via ai lavori in primavera, ora si apre la stagione delle grandi opere»

PESCARA. Una barriera per evitare l’esondazione del fiume nella zona dell’ex Camuzzi e del ponte Nuovo. È stata l’associazione temporanea di imprese tra la Di Persio Costruzioni di Montesilvano e la Co.Be. a vincere la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e i lavori di messa in sicurezza degli argini del fiume Pescara nella zona che ospiterà il ponte Nuovo. L’ati Di Persio-Co.be. ha offerto un ribasso d’asta del 20,83 per cento sull’opera e del 5 per cento sulla progettazione e si è aggiudicata l’intervento per la somma di un milione 431.777 euro (400 mila euro di ribasso rispetto al prezzo base). «Come intervento aggiuntivo», spiegano il sindaco Luigi Albore Mascia e il consigliere Pdl Lorenzo Sospiri, «ha garantito anche la manutenzione gratuita per l’amministrazione delle opere realizzate per 24 mesi, ossia per 2 anni a partire dalla chiusura del cantiere. Il cantiere potrebbe materialmente aprire per fine primavera».

«L’intervento», dicono Albore Mascia e Sospiri, «prevede la costruzione di una vera barriera contro eventuali piene o rischio esondazioni, barriere alte 1,60 metri, con l’automazione delle tre porte di ferro installate sul territorio quale difesa contro lo straripamento del fiume e, sulla sponda sud, con il rifacimento della pista ciclabile realizzata dalla Provincia di Pescara, che, anch’essa, dovrà essere rialzata per almeno un metro e mezzo e verrà ricostruita sino al ponte Capacchietti». Per il sindaco e il consigliere, l’assegnazione della gara d’appalto è una svolta nel cammino dell’amministrazione: «Si apre la stagione delle grandi opere destinate a mutare in modo evidente e sostanziale il volto della città».

L’intervento prevede opere di difesa e messa in sicurezza degli argini per una lunghezza di 3 chilometri sulla sponda nord e 3 chilometri circa su quella sud con il rifacimento degli argini stessi. «Sul versante sud», spiegano Mascia e Sospiri, «sotto i piloni dell’asse attrezzato, verrà costruito un muro alto 1,60 metri che fungerà esso stesso da nuovo argine del fiume. Verrà rifatto l’asfalto su tutta l’area del lungofiume e verrà riorganizzata la viabilità all’incrocio tra via Valle Roveto e via Le Mainarde. Il progetto», proseguono, «prevede anche la sistemazione e automazione, con controllo a distanza telematico, delle 3 porte di ferro, oggi aperte, installate nel tratto golenale compreso tra il ponte Capacchietti e il ponte di Ferro, sulla sponda sud, porte che si trovano con esattezza la prima all’altezza del ponte Capacchietti, la seconda alle spalle dell’istituto Don Orione, la terza in corrispondenza di via Orazio, nei pressi dell’alaggio barche. Sulle 3 porte, oggi aperte, installeremo un sistema elettronico automatizzato che ne consentirà la chiusura o apertura a distanza telecontrollata, ma anche la manovra manuale».

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