Premio Michetti festeggia i 60
Oggi l’apertura della rassegna nel palazzo San Domenico di Francavilla.
L’ostensorio di Nicola da Guardiagrele arricchirà ulteriormente la serata inaugurale, oggi a partire dalle 19, del 60º premio Michetti a Francavilla. Sarà mostrato al pubblico, nei locali del Museo Michetti, a palazzo San Domenico, il prezioso lavoro realizzato dal grande orafo nel 1413. La rassegna storica dei premiati, dal 1947 al 2008, ha il titolo «Un sogno in riva all’Adriatico» e celebra anche l’anniversario degli 80 anni dalla morte di Francesco Paolo Michetti. «E’ una festa per le sessanta edizioni del premio Michetti, un compleanno per noi straordinario», spiega il presidente del premio, Vincenzo Centorame, «in una fase molto difficile della storia abruzzese. Il nostro primo pensiero non può non andare a tutti gli amici aquilani e, in particolare, agli artisti, molti dei quali hanno arricchito con la loro partecipazione indimenticate edizioni del premio.
La Fondazione da anni esporta cultura partendo dall’Abruzzo; dopo le 50 edizioni del 1998, e l’omaggio a Michetti celebrato nel 1999 a Palazzo Venezia a Roma, con una grande mostra dedicata proprio al maestro e il grande successo di due anni fa a Milano, con la rassegna sul nuovo realismo italiano realizzato in collaborazione con il Comune di Milano al Padiglione di arte contemporanea l’Istituzione si appresta a replicare nella capitale una nuova grande iniziativa. Oggi sembra di essere tornati al clima delle primissime edizioni del Premio Michetti, con una gran parte della regione, soprattutto nella fascia costiera, da ricostruire dopo le terribili rovine della seconda guerra mondiale.
In una situazione drammatica il Premio Michetti, pensato nel 1946, fu immediatamente realizzato l’anno successivo, nel 1947, tendendo una mano agli artisti italiani che si trovavano in una situazione di precarietà e di smarrimento. Fu subito una grande rassegna, per quantità degli espositori e, soprattutto, per la qualità dei partecipanti. Da quei giorni ad oggi, oltre settemila artisti hanno esposto e lavorato per il premio Michetti, certi di trovare un riconoscimento e, per i più giovani, una occasione di lancio nel panorama nazionale. La collezione della Fondazione Michetti, quasi tutte opere di proprietà più alcune opere degli enti soci concesse in comodato, rappresenta uno spaccato, filologicamente esemplare, delle migliori espressioni dell’arte italiana (con molti esempi di carattere internazionale) degli ultimi sessant’anni.
Il 2009 è anche un anno di grandi difficoltà non solo finanziarie - per il Premio Michetti e soprattutto per il suo Museo. Dalla selezione dei documenti esposti, tratti dal grande e ricco archivio della Fondazione, sarà forse facile capire come la più antica rassegna d’arte annuale italiana sia stata importante fin dai suoi primi passi e trarne un motivo d’orgoglio per tutti gli abruzzesi».
La Fondazione da anni esporta cultura partendo dall’Abruzzo; dopo le 50 edizioni del 1998, e l’omaggio a Michetti celebrato nel 1999 a Palazzo Venezia a Roma, con una grande mostra dedicata proprio al maestro e il grande successo di due anni fa a Milano, con la rassegna sul nuovo realismo italiano realizzato in collaborazione con il Comune di Milano al Padiglione di arte contemporanea l’Istituzione si appresta a replicare nella capitale una nuova grande iniziativa. Oggi sembra di essere tornati al clima delle primissime edizioni del Premio Michetti, con una gran parte della regione, soprattutto nella fascia costiera, da ricostruire dopo le terribili rovine della seconda guerra mondiale.
In una situazione drammatica il Premio Michetti, pensato nel 1946, fu immediatamente realizzato l’anno successivo, nel 1947, tendendo una mano agli artisti italiani che si trovavano in una situazione di precarietà e di smarrimento. Fu subito una grande rassegna, per quantità degli espositori e, soprattutto, per la qualità dei partecipanti. Da quei giorni ad oggi, oltre settemila artisti hanno esposto e lavorato per il premio Michetti, certi di trovare un riconoscimento e, per i più giovani, una occasione di lancio nel panorama nazionale. La collezione della Fondazione Michetti, quasi tutte opere di proprietà più alcune opere degli enti soci concesse in comodato, rappresenta uno spaccato, filologicamente esemplare, delle migliori espressioni dell’arte italiana (con molti esempi di carattere internazionale) degli ultimi sessant’anni.
Il 2009 è anche un anno di grandi difficoltà non solo finanziarie - per il Premio Michetti e soprattutto per il suo Museo. Dalla selezione dei documenti esposti, tratti dal grande e ricco archivio della Fondazione, sarà forse facile capire come la più antica rassegna d’arte annuale italiana sia stata importante fin dai suoi primi passi e trarne un motivo d’orgoglio per tutti gli abruzzesi».