ABRUZZO
Proroga concessioni balneari fino al 2033, arriva la segnalazione del Garante
L'Autorità contro la Regione. Sospiri: "Inaccettabile, difenderemo il nostro operato amministrativo, il territorio e i nostri imprenditori"
PESCARA. L’Autorità garante della concorrenza del mercato presenta ricorso contro la decisione della Regione Abruzzo di prorogare le concessioni balneari fino al 31 dicembre del 2033. La segnalazione di messa in mora è firmata dal presidente dell’Autorità Roberto Rustichelli.
L'Autorità concede alla Regione 30 giorni di tempo per comunicare le determinazioni assunte in riferimento alla segnalazione, eventualmente prevedendo le modifiche al provvedimento di proroga adottato che, a suo giudizio, determinerebbe una distorsione concorrenziale in quanto causerebbe una "restrizione ingiustificata alle libertà di stabilimento e alla libera prestazione di servizio, contrastando la Direttiva 123 del 2006 della Comunità Europea", tentando in sostanza di imporre l’avvio di una procedura concorsuale. Ma la Regione annuncia, tramite il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, la volontà di difendere il provvedimento e, anzi, chiama in causa il rispetto di una legge nazionale, la 145 del 2018, evidenziando come le concessioni siano "un bene di inestimabile valore per il nostro turismo e per l’intero indotto che ruota attorno a quel sistema, in termini di indici occupazionali e di capacità professionali, oltre che di potenzialità di investimento".
“Trovo assolutamente vergognosa - si legge in una nota del presidente Sospiri - la segnalazione inviata dall’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato contro la proroga delle concessioni balneari della costa abruzzese fino al 31 dicembre del 2033 decisa dalla Regione Abruzzo, una proroga che rispetta una legge nazionale, la 145 del 2018, che di fatto l’Autorità ci chiede di non applicare. Ovviamente, esprimendo il nostro pieno dissenso nei confronti di una posizione pregiudiziale ingiustificabile, la Regione Abruzzo annuncia che manterrà la schiena dritta, pronti a difendere il nostro operato amministrativo e soprattutto il nostro territorio e i nostri imprenditori, e ci costituiremo in tutte le eventuali sedi per ribadire la bontà del provvedimento stesso, coinvolgendo tutte le Istituzioni nazionali per aprire una vertenza contro il Garante”. “In modo paradossale - prosegue Sospiri - però l’Autorità pretende dalla Regione Abruzzo di non rispettare una legge dello Stato Italiano, la 145 del 2018, pretesa che riteniamo inconcepibile e non condivisibile. Ciò significa che siamo pronti ad alzare le barricate contro qualunque azione l’Autorità Garante della Concorrenza intenderà adottare, la Regione Abruzzo non retrocede di un passo, la norma è legittima, rispettosa della legge italiana, perfettamente in linea con la politica che caratterizza il nostro lavoro amministrativo e legislativo e siamo decisi a difenderci in tutte le sedi”.