Provinciali, il centrosinistra è in vantaggio
Il 46% degli intervistati favorevole alla Allegrino presidente, Testa è al 42.
PESCARA. Nella provincia di Pescara, il centrosinistra ha un vantaggio di dieci punti percentuali rispetto alla coalizione di centrodestra. La candidata alla presidenza, Antonella Allegrino, fa registrare un numero più alto di consensi di Guerino Testa, scelto dal Pdl. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Swg, commissionato dal Partito democratico per verificare l’orientamento di voto dell’elettorato, in vista delle prossime elezioni provinciali del 6-7 giugno. Il noto istituto di ricerche ha intervistato telefonicamente un campione di 600 residenti di diverse fasce di età.
Sono stati contattati cittadini di diverse zone della provincia pescarese. A loro è stato chiesto l’orientamento di voto nei confronti dei partiti e dei candidati presidenti. Gli intervistati hanno espresso anche un giudizio sull’operato dell’attuale amministrazione provinciale, che viene promossa con la sufficienza. Il sondaggio, che Il Centro è in grado di svelare, si è svolto alla fine di marzo. Ecco cosa è venuto fuori.
Allegrino in vantaggio. L’imprenditrice, Antonella Allegrino, scelta dall’Italia dei valori e dal Pd per la corsa alla presidenza della Provincia, risulta la candidata più gradita, secondo il sondaggio. Registra più preferenze del consigliere comunale, Guerino Testa, lanciato dal Pdl. Questo almeno fino alla fine di marzo. Nell’ipotesi in cui la Allegrino sia sostenuta da tutto il centrosinistra, cioè Pd, socialisti, Italia dei valori, Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani, totalizzerebbe il 46 per cento dei voti, contro il 42 di Testa. L’imprenditrice, sempre secondo quanto risulta dal sondaggio, raccoglie persino qualche consenso nell’elettorato di centrodestra. Mentre Testa può contare sui voti del Pdl e di una larga fetta di cittadini che si definiscono di centro, senza avere però un’esatta collocazione politica.
Confronto con Di Matteo. La Swg ha fatto anche un raffronto tra la Allegrino e l’ex assessore regionale, Donato Di Matteo, fino a poco tempo fa indicato come uno dei possibili candidati alla presidenza della Provincia. Poi, però, la coalizione ha scelto l’imprenditrice. Ora si parla di vice presidenza per Di Matteo. Secondo il sondaggio, l’ex assessore risulta più conosciuto della Allegrino (48 per cento, contro il 27), ma quest’ultima registra complessivamente un gradimento leggermente più elevato di Di Matteo. L’ex assessore ottiene giudizi positivi, soprattutto nell’area Pd, tra anziani e lavoratori autonomi e risulta più popolare a Pescara, mentre l’imprenditrice viene apprezzata maggiormente nel resto della provincia, in particolare dalle donne. In pratica, gli intervistati dicono di avere più fiducia in lei, rispetto a Di Matteo.
Mancini supera Testa. Lo stesso tipo di confronto è stato fatto anche tra Testa e il segretario regionale dell’Ugl, Geremia Mancini, indicato inizialmente tra i papabili per la corsa alla presidenza della Provincia. Un intervistato su due, nell’area di centrodestra, ha rivelato di avere fiducia nel sindacalista. Un po’ più bassa la percentuale per Testa. Ma l’istituto avverte: «Mancini sembra avere maggiori difficoltà di attrarre i voti centristi, per cui la sua performance elettorale si mostra lievemente meno efficace rispetto a quella di Testa».
Il voto ai partiti. Il centrosinistra può vincere di nuovo alle Provinciali, solo se si presenta tutto unito. Pd, socialisti, Italia dei valori, Verdi, Comunisti, Rifondazione raggiungono insieme, secondo il sondaggio, il 52 per cento. Facendo la somma dei voti degli stessi partiti totalizzati alle Regionali, nel dicembre scorso, la percentuale si ferma al 49 per cento. Il centrodestra, invece, è dieci punti sotto al centrosinistra, cioè al 42 per cento. In base alle stime di Swg, il Pd cresce dal 19,6 per cento delle Regionali al 24,5. Il Pdl sale di due punti, rispetto al voto di dicembre, dal 36 per cento al 38. Il partito socialista fa un balzo dall’1,5 al 4. Aumenta anche Rifondazione, dal 4 al 4,5, mentre l’Italia dei valori risulta in lieve calo, dal 16,4 al 15 per cento.
Sono stati contattati cittadini di diverse zone della provincia pescarese. A loro è stato chiesto l’orientamento di voto nei confronti dei partiti e dei candidati presidenti. Gli intervistati hanno espresso anche un giudizio sull’operato dell’attuale amministrazione provinciale, che viene promossa con la sufficienza. Il sondaggio, che Il Centro è in grado di svelare, si è svolto alla fine di marzo. Ecco cosa è venuto fuori.
Allegrino in vantaggio. L’imprenditrice, Antonella Allegrino, scelta dall’Italia dei valori e dal Pd per la corsa alla presidenza della Provincia, risulta la candidata più gradita, secondo il sondaggio. Registra più preferenze del consigliere comunale, Guerino Testa, lanciato dal Pdl. Questo almeno fino alla fine di marzo. Nell’ipotesi in cui la Allegrino sia sostenuta da tutto il centrosinistra, cioè Pd, socialisti, Italia dei valori, Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani, totalizzerebbe il 46 per cento dei voti, contro il 42 di Testa. L’imprenditrice, sempre secondo quanto risulta dal sondaggio, raccoglie persino qualche consenso nell’elettorato di centrodestra. Mentre Testa può contare sui voti del Pdl e di una larga fetta di cittadini che si definiscono di centro, senza avere però un’esatta collocazione politica.
Confronto con Di Matteo. La Swg ha fatto anche un raffronto tra la Allegrino e l’ex assessore regionale, Donato Di Matteo, fino a poco tempo fa indicato come uno dei possibili candidati alla presidenza della Provincia. Poi, però, la coalizione ha scelto l’imprenditrice. Ora si parla di vice presidenza per Di Matteo. Secondo il sondaggio, l’ex assessore risulta più conosciuto della Allegrino (48 per cento, contro il 27), ma quest’ultima registra complessivamente un gradimento leggermente più elevato di Di Matteo. L’ex assessore ottiene giudizi positivi, soprattutto nell’area Pd, tra anziani e lavoratori autonomi e risulta più popolare a Pescara, mentre l’imprenditrice viene apprezzata maggiormente nel resto della provincia, in particolare dalle donne. In pratica, gli intervistati dicono di avere più fiducia in lei, rispetto a Di Matteo.
Mancini supera Testa. Lo stesso tipo di confronto è stato fatto anche tra Testa e il segretario regionale dell’Ugl, Geremia Mancini, indicato inizialmente tra i papabili per la corsa alla presidenza della Provincia. Un intervistato su due, nell’area di centrodestra, ha rivelato di avere fiducia nel sindacalista. Un po’ più bassa la percentuale per Testa. Ma l’istituto avverte: «Mancini sembra avere maggiori difficoltà di attrarre i voti centristi, per cui la sua performance elettorale si mostra lievemente meno efficace rispetto a quella di Testa».
Il voto ai partiti. Il centrosinistra può vincere di nuovo alle Provinciali, solo se si presenta tutto unito. Pd, socialisti, Italia dei valori, Verdi, Comunisti, Rifondazione raggiungono insieme, secondo il sondaggio, il 52 per cento. Facendo la somma dei voti degli stessi partiti totalizzati alle Regionali, nel dicembre scorso, la percentuale si ferma al 49 per cento. Il centrodestra, invece, è dieci punti sotto al centrosinistra, cioè al 42 per cento. In base alle stime di Swg, il Pd cresce dal 19,6 per cento delle Regionali al 24,5. Il Pdl sale di due punti, rispetto al voto di dicembre, dal 36 per cento al 38. Il partito socialista fa un balzo dall’1,5 al 4. Aumenta anche Rifondazione, dal 4 al 4,5, mentre l’Italia dei valori risulta in lieve calo, dal 16,4 al 15 per cento.