Pugno duro sui vigili intervistati dalle “Iene”
Volpe, Di Sabatino e Antonicelli sospesi da servizio e retribuzione da 9 a 12 giorni Pagano solo loro: a marzo il capo della municipale Maggitti era stato scagionato
PESCARA. Tre dei vigili intervistati dalle Iene per la vicenda della multa al questore Paolo Passamonti sono stati condannati. L’ufficio procedimenti disciplinari del Comune, presieduto dal vice segretario generale Guido Dezio, ha sospeso dal servizio e dalla retribuzione, da 9 a 12 giorni, Angelo Volpe, Claudio Di Sabatino e Donato Antonicelli. I tre vigili sono stati puniti «perché», si legge nel provvedimento disciplinare di 4 pagine, «le dichiarazioni rese nell’intervista, che ha avuto un’ampia risonanza mediatica in campo nazionale, sono tati da ingenerare sfiducia nella capacità dell’ente di operare con efficienza e trasparenza nel rispetto delle regole e in favore della collettività, influendo negativamente sulla reputazione dell’ente».
Tutto questo per aver rilasciato due interviste, una il 26 novembre 2014 e un’altra il 5 marzo scorso, ma solo della seconda si è tenuto conto ai fini della decisione della commissione disciplinare, per spiegare ciò che era accaduto nel 2011, quando il vigile Claudio Di Sabatino elevò una multa e fece rimuovere l’auto in sosta vietata del questore Passamonti. L’auto poi sarebbe stata restituita al proprietario senza il pagamento della multa.
Una vicenda oscura che portò Di Sabatino, dopo aver trovato nel proprio armadietto una fotocopia del registro delle multe contenente delle anomalie, a rivolgersi al collega Volpe e poi all’ex comandante dei vigili Ernesto Grippo per chiedere loro un consiglio su come comportarsi. E il consiglio fu quello di presentare una denuncia alla caserma dei carabinieri. Mentre Sergio Petrongolo era l’ufficiale in servizio nel giorno della multa.
I quattro vigili vennero accusati successivamente di aver divulgato notizie riservate, ma solo Volpe è finito sotto processo con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio. Accusa dalla quale è stato assolto il 25 maggio scorso.
Nel frattempo, è stata avviata anche la procedura disciplinare nei confronti dei quattro agenti e dello stesso comandante Carlo Maggitti, quest’ultimo finito sotto accusa per l’intervista rilasciata alla trasmissione Le Iene e per il demansionamento di Volpe. Ma il capo della polizia municipale è stato scagionato il 21 marzo scorso. Mentre tre dei quattro vigili sono stati condannati. Solo nei giorni scorsi gli agenti sono venuti a conoscenza del verdetto dell’Ufficio procedimenti disciplinari grazie a tre raccomandate firmate dal presidente Dezio. In quelle lettere è stata comunicata la sospensione dal servizio e dalla retribuzione per 9 giorni nei confronti di Volpe e Antonicelli e per ben 12 giorni a carico di Di Sabatino, ossia l’agente che ha elevato il verbale alla macchina del questore.
Il procedimento disciplinare nei confronti dei tre, secondo indiscrezioni, sarebbe partito su richiesta di Maggitti, dopo aver visionato, insieme ad altri ufficiali, il primo filmato delle Iene. Ma la vicenda non sembra finita qui. I tre vigili sarebbero pronti a fare ricorso al giudice del lavoro per contestare i provvedimenti adottati dall’Ufficio dei procedimenti disciplinari. Durissimo il commento giunto dall’ex consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo: «Si devono solo vergognare Dezio e chi con lui ha assunto questa decisione. Si parla tanto di trasparenza e poi si puniscono dei vigili per non aver tenuto un comportamento omertoso? Ci sarebbe da ridere se non si trattasse del fatto che dei padri di famiglia subiranno una pesantissima decurtazione dello stipendio».
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