Ragazza picchiata in palestra, arrestato l'aggressore già in carcere per altri reati
I carabinieri hanno notificato all'uomo albanese, già in carcere per detenzione di armi e droga, la misura cautelare per l'aggressione alla donna avvenuta lo scorso 27 luglio per motivi di gelosia
PESCARA. Svolta nelle indagini dei carabinieri di Pescara, guidati dal colonnello Riccardo Barbera, a seguito della violenza avvenuta lo scorso 27 luglio ai danni di una ragazza che si allenava in palestra. Scatta la custodia cautelare per l’aggressore Edmond Xhafa, già in carcere per altri reati.
Il 27 luglio la giovane vittima all’interno della palestra veniva colpita dal culturista con un forte pugno al viso che la faceva cadere a terra. Dopo averla rialzata tirandola per i capelli, l’uomo l’ha colpita ancora con un pugno in testa e con calci.
La donna ha riportato una prognosi di 22 giorni. Il tutto aggravato per quanto previsto e punibile a norma dell’articolo dell’art, 612 bis (cosiddetto codice rosso).
Si legge nella nota dei carabinieri che l’uomo, “che frequentava la stessa palestra della ragazza con la quale intratteneva una relazione affettiva, ha provocato reiterate condotte persecutorie, consistite nell’aggredirla verbalmente ogni qualvolta la vedeva in palestra intenta a parlare con un ragazzo, pretendendo spiegazioni a riguardo, nel controllarla continuamente dicendole che doveva starsene a casa e che non sarebbe dovuta uscire con nessuno se non con lui”.
E ancora “nell’insultarla con parole del tipo schifosa di m… nel minacciarla che, se l’avesse vista in giro con qualche ragazzo, le avrebbe sparato ad una gamba, così non avrebbe potuto più allenarsi, precisandole che non aveva niente da perdere”.
Proprio per questioni di gelosia, all’interno della palestra, in un episodio le lanciava un manubrio da 12 chili che la giovane per caso fortuito riusciva a schivare.