Regione, giunta fantasma: tre condanne a sei mesi
PESCARA. Sono stati condannati a sei mesi (con sospensione della pena) i tre imputati accusati di favoreggiamento nei confronti dell’allora governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. Lo ha...
PESCARA. Sono stati condannati a sei mesi (con sospensione della pena) i tre imputati accusati di favoreggiamento nei confronti dell’allora governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. Lo ha deciso il giudice monocratico Valente dopo che il pm Andrea Di Giovanni aveva chiesto la condanna a 1 anno per tutti e tre: Marianna Cilli, all'epoca dei fatti (aprile 2018) candidata sindaca a Collecorvino; Giancarlo Casella, ex autista del governatore e Vincenzo Di Bartolomeo, ex tesoriere del Pd (che si alternarono alla guida delle auto che trasportavano D’Alfonso). Il procedimento era collegato a quello della giunta fantasma che aveva mandato sotto processo lo stesso D’Alfonso e mezza giunta (Donato Di Matteo, Marinella Sclocco, Dino Pepe, Silvio Paolucci, l’ex segretario della presidenza, Claudio Ruffini e l’ex capo di gabinetto Fabrizio Bernardini): processo cancellato dalla prescrizione. I tre erano finiti sotto inchiesta in quanto lo stesso pm sosteneva che avessero dichiarato il falso per coprire il governatore, portato come presente in quella giunta del 3 giugno 2016 mentre non si sarebbe mai presentato. Secondo l'accusa la Cilli avrebbe anche fatto rimuovere dal web il filmato della presenza di D'Alfonso a Collercorvino, video conservato dal diretto interessato che ha sempre sostenuto di essere stato presente, anche se per pochi minuti, a quella giunta. (m.cir.)