PESCARA
Regione nell’area di risulta, sì al progetto da 48 milioni tra gli striscioni e gli insulti
Scontro in consiglio nella notte, Masci esulta: operazione attesa da 30 anni. Cancellati 62 emendamenti dell’opposizione su 71, esplode la protesta
PESCARA - Approvato tra le grida di protesta dell’opposizione il progetto della sede unica della Regione Abruzzo nell’area di risulta. Nella notte, la maggioranza di centrodestra ha ritrovato unità e ha detto sì al piano da 48 milioni di euro che dovrebbe cambiare il volto del centro di Pescara con il palazzo della Regione alto 50 metri, un parco e silos per i parcheggi. Ad appena un giorno dalla scadenza del termine, l’amministrazione Masci ha ratificato l’accordo di programma già stretto tra Comune e Regione. Al termine della maratona in consiglio, il sindaco Carlo Masci ha cantato vittoria e ha attaccato il M5S ripescando una mozione, un ordine del giorno e un articolo di giornale del 2022 in cui i grillini chiedevano la sede dellaRegione proprio nell’area di risulta: «In 37 anni, in quell’area non abbiamo visto niente, neanche un albero». L’opposizione, che si è vista cancellare 62 emendamenti su 71: «È una sciagura per la città, c’è poco da stare allegri». Proteste anche tra il pubblico, che ha gramito la sala con striscioni. Insulti e scuse tra consiglieri comunali nei momenti più "caldi" della seduta.
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