Rifiuti, in bilico l’appalto da 32 milioni
Costa troppo, per cui potrebbe saltare la raccolta porta a porta. Domani un consiglio comunale sull’argomento
MONTESILVANO. Quale sarà il futuro di Montesilvano in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti? A chiederselo sono, oltre ai cittadini, anche i consiglieri di minoranza che, in vista della scadenza della proroga del mandato della Ecoemme, hanno girato la domanda al sindaco Attilio Di Mattia, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale straordinario in materia. Seduta fissata per domani mattina, a partire dalle 10, durante la quale il primo cittadino spiegherà qual è la strada che intende intraprendere sulla scottante questione, ed in particolare in merito al bando di gara per la raccolta porta a porta dei rifiuti, predisposto durante l'amministrazione Cordoma e aggiudicato dalla società Rieco spa, ma al quale attualmente non si è ancora dato seguito. Una questione che ha rappresentato uno dei primi grattacapi per il neo sindaco che ha dovuto fare i conti, l'indomani della sua elezione, con un bando che prevedeva il contrario rispetto a quanto annunciato durante la campagna elettorale.
A cominciare dall'aumento della Tarsu, inevitabile – a giudizio del sindaco – in caso di firma del contratto con la Rieco spa, dal momento che il servizio di raccolta porta a porta così come da contratto (non ancora firmato) prevede, per una durata di 5 anni, un costo complessivo di 32 milioni e 500 mila euro, ovvero 6 milioni e mezzo all’anno, contro i 3 milioni 275 mila euro annui spesi attualmente dal Comune. Inoltre a sollevare la perplessità del sindaco anche gli obiettivi previsti dall'azienda che conta di raggiungere l'80% di raccolta porta a porta entro i primi tre mesi dall'inizio del servizio, senza una fase di sperimentazione, in un territorio vasto come quello di Montesilvano in cui attualmente la differenziata si ferma al 14%.
«L’eredità che ci ritroviamo sui rifiuti è come un masso di 100 tonnellate sulla strada del cambiamento», aveva dichiarato Di Mattia qualche mese fa nel sottolineare che il suo «giudizio negativo non è pregiudizievole, ma arriva da un primo studio del progetto». Analisi alle quali sono seguite ulteriori verifiche frutto di un'apposita delibera di giunta tramite la quale è stato dato mandato al dirigente del settore servizi, Gianfranco Niccolò (lo stesso che nel corso della precedente amministrazione ha predisposto il bando vinto dalla Rieco spa), «di valutare la sostenibilità economica della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti e di verificare la possibilità di attuare un sistema di raccolta rifiuti alternativo a quello prospettato». Tradotto: Montesilvano può permettersi questo tipo di servizio? La delibera autorizzava, inoltre, il dirigente a revocare «l’intero procedimento di gara» nel caso in cui fosse emersa la «non sostenibilità economico-finanziaria della spesa prevista». Ed è proprio questa l'ipotesi più attendibile, ovvero che domani il sindaco Di Mattia, che per il momento preferisce mantenere un riserbo assoluto sulla vicenda, annunci l'avvio del procedimento per la revoca degli atti relativi alla gara del servizio di igiene urbana, nei confronti del quale, come emerso finora, non ha mai espresso entusiasmo.
Antonella Luccitti
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