Rigopiano, salta l'udienza per lo sciopero degli avvocati

PESCARA. Si torna in aula questa mattina per l’udienza preliminare sulla tragedia di Rigopiano, ma soltanto per conoscere la data di rinvio. Questo perché, ancora una volta, l’astensione proclamata a livello nazionale dalle Camere Penali, ha finito per coincidere con l’udienza sul disastro dell’hotel di lusso distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017, e dove persero la vita 29 persone.

Con ogni probabilità in aula oggi ci saranno soltanto pochi avvocati delegati dai colleghi, soprattutto da quelli che vengono da fuori Pescara se non da fuori regione. Il gup Gianluca Sarandrea dovrà dunque fissare una nuova data per l’udienza che, con molta probabilità, potrebbe trovare spazio intorno alla fine di luglio. D’altronde è impensabile che si possano fissare due date a luglio, per cui ha poca importanza una settimana prima o una dopo. Anche perché, ed è bene ripeterlo, problemi di prescrizione non ce ne sono e ormai si sta entrando in una fase del procedimento che dovrebbe
portare alla definizione del fascicolo, forse anche entro la fine dell’anno.

La prima udienza utile, dopo questa astensione degli avvocati, dovrebbe servire per pianificare le richieste di riti alternativi che sembra siano davvero numerose e alle quali potrebbe accedere la maggior parte dei 30 imputati coinvolti in questo procedimento (dopo le prime udienze davanti al gup venne fatta la riunione dei due filoni di inchiesta, quello sul disastro e la morte delle 29 persone, con dentro rappresentanti di Regione, Prefettura, Provincia e Comune di Farindola, e quello sul depistaggio che riguardava soltanto i prefettizi). Poi ci sarà la calendarizzazione per la discussione (con la requisitoria della pubblica accusa sostenuta dai pm Andrea Papalia e Anna Benigni) sia sugli eventuali riti abbreviati
sia su quelli con rito ordinario, per arrivare, forse, alla fine dell’anno alla conclusione del procedimento. (m.cir.)