Riviera di Porta Nuova invasa dalle alghe
Balneatori e operatori di Attiva al lavoro per rimuoverle. Il biologo Damiani: «Fenomeno naturale»
PESCARA. Tonnellate di alghe, nella mattinata di ieri, ma il fenomeno era cominciato già da venerdì pomeriggio, su un tratto della riviera sud, dal lido Arenusa fino al Circolo della vela.
Con Attiva, l’azienda municipalizzata che gestisce la nettezza urbana in città, ma anche operatori balneari, al lavoro per ore per eliminare la coltre verde che ha raggiunto i trenta centimetri di spessore. Nulla di allarmante, per quanto riguarda l’ambiente e la salute, come hanno spiegato gli esperti; ma i disagi per i bagnanti e i titolari degli stabilimenti sono stati notevoli.
«Si tratta del fenomeno dell’eutrofizzazione, cioè di una proliferazione delle alghe», ha spiegato il biologo Giovanni Damiani, esperto di ecologia del mare, «si verifica periodicamente. La crescita è stimolata da due fattori: la presenza di concimi, che vengono trasportati dai fiumi, e l'attività metabolica accelerata dal caldo. È un fenomeno normale e non c'è nulla di preoccupante».
Ma intanto alcuni operatori balneari ieri hanno dovuto recuperare sulla battigia lo strato verde di alghe che si era formato. «Da noi abbiamo raccolto una sessantina di sacchi», fa sapere Alessio Vianale, del Cavallino Azzurro, «ognuno dei quali pesava una ventina di chili. Siamo stati ore e ore a rastrellare», racconta Vianale, «con Attiva che è passata. Ma in occasione di questi eventi eccezionali, ci vorrebbero più mezzi», consiglia l’operatore balneare. Poco più a sud, dalla Perla rosa, dove ieri pomeriggio erano ancora al lavoro sulla battigia per ripulirla dalle alghe, il titolare Luigi Malatesta parla di «200 sacchi di alghe». «Il punto è, però», rileva Malatesta, «che a nostro avviso, al di là dell’evento di oggi (ieri), il servizio di Attiva per la raccolta delle alghe in generale dovrebbe prolungarsi di più durante il mattino». «Noi non possiamo», spiega Malatesta, «dopo aver lavorato tutto il giorno, tornare al lavoro di mattina presto per far trovare pronto tutto il materiale da destinare come immondizia per Attiva».
«Comunque», ha aggiunto Malatesta, «quello di questi giorni è stato un evento raro, in quanto all’entità». Una quantità eccezionale di alghe anche al Circolo della vela, ancora più a sud. «Qui credo che siano stati raccolti 3-400 sacchi», nota il titolare Victoriano Lemme, «e quanto accaduto mi pare fuori dall’ordinario». «Da noi ha pulito tutto Attiva coi trattori», conclude Lemme. Lo stesso da Rivadoro. «Se non fosse venuta Attiva», ha precisato ieri pomeriggio Luca Cavallitto responsabile dello stabilimento, «per la quantità enorme di alghe, noi saremmo ancora qui a pulire».
Vito de Luca
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