Rivoluzione in Forza Italia Petrocco lascia la guida a Masci
Rinnovati i dirigenti del partito nelle province abruzzesi. A Pescara nomina a sorpresa del consigliere di Pescara futura, isolati gli ex An. Pagano rivela: «La scelta è stata fatta da Berlusconi in persona»
PESCARA. Mini rivoluzione in casa Forza Italia. Lucio Petrocco si è dimesso da coordinatore provinciale e al suo posto è stato nominato Carlo Masci, consigliere comunale della lista civica Pescara futura. Sono stati rinnovati anche i dirigenti locali delle altre province abruzzesi: per la provincia dell’Aquila, riconfermata Antonella Di Nino, per la provincia di Teramo, Vincent Fanini, per la provincia di Chieti, Daniele D’Amario. «Nomine», ci ha tenuto a precisare il presidente regionale Nazario Pagano, «fatte da Silvio Berlusconi in persona».
Quella fatta a Pescara appare in un certo senso una sorpresa. Forse, nessuno aveva previsto che la scelta potesse ricadere su Masci che, pur avendo la tessera di Forza Italia da diversi anni, non è mai stato considerato un componente del partito. Tanto è vero che alle elezioni, comprese le comunali dell’anno scorso, si è sempre presentato con la sua lista civica Pescara futura.
Più prevedibile, invece, l’uscita di scena di Petrocco. «Si è dimesso per motivi di lavoro», ha rivelato Pagano, «ma proseguirà il suo impegno sempre nel partito e per la crescita del nostro movimento». Petrocco, in realtà, aveva già pensato di dimettersi nel febbraio scorso, quando era finito alla ribalta delle cronache per aver dato un passaggio con il suo elicottero al presidente della Regione, nonché esponente del Pd, Luciano D’Alfonso. Quel passaggio gli era costata una lite furibonda con il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lorenzo Sospiri, finita ad insulti e a querele da entrambe le parti.
Masci, ora, si dice pronto a ricompattare il partito, apparso diviso in più occasioni. Ma la sua nomina, di fatto, sembra condannare all’isolamento la componente di Forza Italia degli ex An, che a Pescara sono identificati come Sospiriani, ossia Sospiri, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco.
«Questo incarico per me è una sfida», commenta Masci, «Pagano mi ha chiesto se ero disponibile e io ho accettato, poi è arrivata la decisione di Berlusconi». E aggiunge: «Ci sono dei margini per rilanciare il partito. Lavorerò per ricreare quel clima di collaborazione e di unità. Dobbiamo costruire una forza di centrodestra coesa e compatta, perché abbiamo visto già alle precedenti elezioni comunali del maggio dell’anno scorso che divisi si perde». Masci ora dovrà riflettere se abbandonare o meno Pescara futura per creare un gruppo unico in Comune.
Per quanto riguarda le altre province, La Di Nino è l’unica riconfermata all’Aquila. A Chieti, si è dimessa Tiziana Magnacca e ora arriva D’Amario. A Teramo, Maurizio Brucchi diventa vice presidente regionale dei forzisti e al suo posto va Fanini.
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