PESCARA
Rumori, il Comune deve risarcire 68 residenti per 450mila euro
È l’esito della causa avviata nel 2022 dagli abitanti della zona che chiedevano 2 milioni di danni. Per il giudice «i provvedimenti adottati dall’ente tra il 2015 e il 2021 sono stati insufficienti»
PESCARA. Il Comune di Pescara dovrà risarcire 68 residenti della zona della movida cittadina di piazza Muzii e dovrà sborsare circa 450mila euro oltre gli interessi. Lo ha deciso il giudice civile Patrizia Medica, con una sentenza che diventa un primo pilastro sulla vicenda dei rumori molesti in centro, causa avviata nel 2022 proprio a seguito del ricorso presentato da 68 residenti che lamentavano l’immobilismo dell’amministrazione comunale sull’argomento, per «aver omesso di adottare provvedimenti idonei a eliminare tali disagi ed assunto, talvolta, provvedimenti che avevano persino aggravato la situazione», chiedendo oltre 2 milioni di risarcimento danni.
L’arco temporale preso in considerazione dal tribunale va dal luglio del 2016 al dicembre del 2021 (con l'esclusione del 2020 a causa del Covid), periodo nel quale sono stati eseguiti rilevamenti e misurazioni dell’inquinamento acustico sia da un esperto nominato dai ricorrenti, sia dall'Arta che ha «accertato il livello continuo equivalente di pressione sonora, prodotto da tutte le sorgenti rumorose presenti nell'area di rilevamento». Per il giudice i provvedimenti adottati dal Comune, per la riduzione del rumore intollerabile, sono stati del tutto insufficienti.
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